“Non giudichiamola, pensiamo al figlio”. Queste le parole di don Antonio Marotta, il parroco che ha celebrato i funerali di Antonietta Corinto. La donna lunedì mattina dopo aver allattato per l’ultima volta il figlio si è lanciata giù da una stanza dell’ospedale di Salerno.
I funerali
L’intero paese di Sapri si è stretto a lutto nella chiesa Madre dove sono giunte tantissime persone per il funerale di Antonietta Corinto. Presenti alla cerimonia religiosa, il marito Gerardo, i genitori e i familiari. Non è voluto manche anche il sindaco Antonio Gentile che ha proclamato il lutto cittadino. A celebrare le esequie è stato don Antonio Marotta che, dall’altare, ha invitato tutti a “rispettare la scelta di Antonietta, a non giudicarla e ad evitare giudizi e commenti affrettati sui social”. “Ora bisogna prendersi cura del piccolo Vincenzo attraverso il quale rivive anche la madre”. Quando il feretro è uscito dalla chiesa, palloncini bianchi a forma di cuore si sono levati in alto verso il cielo.
La zia di Antonietta
«Cosa è accaduto non riesco a capirlo. Era una coppia felice». A parlare con il volto consumato dalle lacrime è Simona, la zia alla quale Antonietta era particolarmente legata. «Lunedì alle 9 mi ha chiamato per dirmi che sarebbe andata in chiesa e poi ad allattare Vincenzo. Dopo cosa è accaduto? Ditemi cosa è accaduto? Mia nipote non era depressa».
Le parole del marito Gerardo
Il Mattino riporta le parole di Gerardo: «Avevamo chiesto ai medici un permesso speciale per starle vicino. Ma non ci è stato concesso», ha dichiarato il marito di Antonietta Corinto. «Nessuno ha avuto la bontà di dare ascolto alle nostre richieste. Ci è stato detto che mia moglie non aveva bisogno di assistenza, che era solo preoccupata per le sorti del figlio. Potevamo entrare in reparto un’ora al giorno, quella destinata alle visite», continua Gerardo. Per non far mancare la loro presenza a Salerno, i familiari della donna avevano preso in affitto per alcuni giorni una casetta poco distante dell’ospedale. Alla fine Antonietta, in nome delle regole del reparto, è rimasta sola.
