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venerdì, Aprile 26, 2024
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“Fuori la camorra dalla nostra terra”, Frattamaggiore si ribella dopo gli spari contro le pizzerie

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Fuori la camorra dalla nostra terra. Così è scritto su decine di manifesti affissi a Frattamaggiore, comune a nord di Napoli, dopo gli atti intimidatori avvenuti negli ultimi giorni, l’ultimo dei quali la notte di lunedì scorso con le vetrine di tre pizzerie distrutte da colpi d’arma da fuoco.

Proprio oggi a Caivano, comune confinante, si riunisce la Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Nicola Morra, dopo l’attentato con una bomba carta fatta esplodere davanti alla chiesa di don Maurizio Patriciello al Parco Verde e le minacce dirette al comandante della Polizia Municipale di Arzano, Biagio Chiariello, ed al giornalista Mimmo Rubio.

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Alla protesta affidata ai manifesti seguirà venerdì un’iniziativa di solidarietà ai pizzaioli organizzata con la filiera della ristorazione e dal Comitato di liberazione dalla camorra Area nord di Napoli. Un corteo che in mattinata passerà davanti ai locali oggetto degli atti di intimidazione e che raggiungerà piazza Umberto dove verrà allestito un forno per le ‘Pizze antipizzo’; si alterneranno i pizzaioli frattesi che sforneranno pizze da offrire alla popolazione. (ANSA).

‘Pizze antipizzo’ a Frattamaggiore, la mobilitazione contro la camorra

“Venerdì 25 marzo alle ore 10 rispondiamo con la mobilitazione agli spari della camorra contro le pizzerie di Frattamaggiore. Partiremo dalla pizzeria ‘Anema e Pizza’ al corso Francesco Durante 7 e rifaremo il percorso fatto dai camorristi, raggiungendo le pizzerie Palapizza e Sapureat. Dalle ore 11 alle ore 12 in Piazza Umberto I verrà allestito un forno per le ‘Pizze antipizzo’. I pizzaioli frattesi sforneranno pizze a portafoglio, e la scelta non è casuale, che saranno offerte alla popolazione. Un’iniziativa per sensibilizzare i frattesi e gli abitanti dei comuni confinanti sull’aggressione criminale di questi giorni contro la libera attività imprenditoriale di quest’area della Città metropolitana di Napoli. Chi aggredisce gli esercizi commerciali seminando il terrore aggredisce una intera comunità. Disarmiamo l’Area Nord di Napoli” si legge nel comunicato del Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord e La Buona Tavola Magazine.

DAL NOSTRO ARCHIVIO [22/03/2022] | Stese e sparatorie tra Arzano e Frattamaggiore, i pizzaioli si ribellano alla camorra: “Non ci fate paura”

Notte di terrore a Frattamaggiore: colpi d’arma da fuoco contro tre pizzerie e un noleggio auto. Sono ben quattro gli episodi registrati dalle forze dell’ordine nel Comune della provincia a nord di Napoli. L’amara sorpresa dai titolari di Anema e pizza in corso Durante, Sapureat in corso Vittorio Emanuele e Palapizza in via Vittoria. I colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in tutti i casi contro le serrande e le vetrate delle attività danneggiandole. La polizia di Stato e i militari dell’Arma hanno effettuato i rilievi attivando immediatamente l’indagine. Sono state visionate le immagini dei sistemi di videosorveglianza che avrebbero portato i primi riscontri. Secondo quanto emerso, i malviventi avrebbero agito a bordo di una Fiat Panda che è stata trovata carbonizzata ad Arzano. Le forze dell’ordine mirano a far chiarezza anche su un quarto episodio riscontrato presso l’autonoleggio Saviancar. In mattinata, infatti, è stato ritrovato il foro di un proiettile in un furgone.

I titolari delle pizzerie non demordono: “Cari Amici e Clienti in merito al vile atto intimidatorio di cui siamo stati oggetto stanotte. Diciamo: No Alla Camorra, No ai soprusi,No alla paura, Si alla libertà di impresa, Si alla convivialità, Si alla vita Luca Piscopo ed il suo staff vi aspetta stasera e nei prossimi giorni come oramai fa da oltre 16 anni e come farà nei prossimi anni a venire. Viva la pizza!”.

Nel bar i nuovi boss di Arzano, senatore Ruotolo: “Aria di sfida contro due cronisti. Cosa bisogna aspettare ancora?”

“Cosa bisogna aspettare ancora? Due giornalisti, uno dei quali sotto protezione, entrano in un bar di Arzano a prendere un caffè. Entrambi fanno parte del comitato di liberazione dalla camorra dell’area Nord di Napoli. Poco dopo entrano nel bar gli esponenti di spicco del clan Monfregolo, con aria di sfida. Il boss, il fratello e il guardaspalle. Vi immaginate la scena? La scorta è in allarme. La tensione è altissima. I due giornalisti escono dal bar. E, giustamente, un attimo dopo vanno a denunciare l’accaduto ai carabinieri. Gli investigatori sostengono che omicidi, stese e attentati nell’area Nord di Napoli dipendono dalla guerra tra i clan Monfregolo e Cristiano. I Monfregolo sono quelli della 167 di Arzano che occupano abusivamente le case. Verrà il giorno in cui i camorristi saranno cacciati dalle case? Attendiamo con fiducia che si concludano in tempi rapidi le indagini della magistratura sui clan dell’area Nord di Napoli”. Lo denuncia in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

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