Nelle ultime ore è tornato in auge un vecchio video di Geolier, di due anni fa, dove si vede il rapper mandare a quel paese il suo ex datore di lavoro, presente nel pubblico durante un concerto: “Volete sapere una cosa? Chi mi dava lo stipendio sta qui stasera”, ha detto il cantante di “I p’ me, tu p’ te” dal palco. Il cantante ha spesso parlato del suo passato, di quando lavorava come saldatore in una fabbrica.
Il rapper ha poi aggiunto dinnanzi ai suoi fan: “Sono più bravo a fare il rapper che a saldare”. Poi il cantante ha lanciato il seguente messaggio ai suoi estimatori: “Seguite i vostri sogni guagliù, non li dovete solo avverare, li dovete anche difendere, perché un sacco di persone faranno in modo a non farli avverare”, prima di mostrare il dito medio verso il pubblico pronunciando la parola “vaffan**lo”. Sembra piuttosto evidente il riferimento a chi non ha mai veramente creduto in lui.
Le immagini di questo momento – pur risalendo a un paio di anni fa – sono diventate virali sui social in questi giorni, aprendo un acceso dibattito.
La risposta a Geolier
In una lettera al Corriere Mauro Maccauro, Ex presidente di Confindustria Salerno e dei Giovani imprenditori della Campania, ha risposto a Geolier “Caro Geolier, se sei stato un buon saldatore conoscerai la bellissima sensazione di vedere l’arco mentre brucia, saprai che una corretta saldatura ha bisogno di alte competenze, che saldare è un lavoro di calma e precisione e che la tenacia di oggi è frutto proprio di quell’esperienza che ti ha forgiato. Ti chiedo, allora, di trasformare ed usare meglio la tua capacità di arrivare ai giovani e soprattutto ai nostri ragazzi del Sud per diffondere la voglia di dare una mano a creare sviluppo, a dare dignità a tutti i lavori, a sognare sì ma anche a restare con i piedi per terra, nella nostra terra.
Allora, ti faccio una proposta. Realizza un mio sogno. Trasforma la canzone con la quale hai vinto Sanremo, in una serenata tra sogni e saldature, un inno alle passioni e un invito a nobilitare tutti i mestieri e tutte le professioni. Forse non tutti i saldatori diventeranno Geolier, ma tutti possono essere artisti delle loro vite, sognatori in grado di far crescere il nostro Mezzogiorno e sviluppare lavoro e occupazione. Bello sarebbe un rap di speranza e ambizione, immaginando un mondo dove sogni e saldature vanno di pari passo. Insomma, invertiamo i pronomi nel titolo della tua canzone. Facciamola diventare «Io p’ te, tu p’ me”.