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sabato, Aprile 27, 2024
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Bombe del racket a Giugliano, Sant’Antimo e nel Casertano: alla sbarra i Nuovi Casalesi

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La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha chiuso l’inchiesta nei confronti di dieci affiliati al Clan dei Casalesi, appartenenti al gruppo Bidognetti ed identificato con “Nuova Gerarchia Casalese”. Dovranno rispondere dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e ricettazione di armi da guerra, di armi comuni da sparo e di materiale esplosivo, come riportato dal sito edizionecaserta. Le indagini, avviate nel dicembre 2016 dai militari della  Sezione Operativa anche attraverso attività tecniche, hanno consentito di:

–      accertare l’esistenza di una neo-costituita frangia del “Clan dei Casalesi”, legata alla fazione Bidognetti ed autodefinitasi “Nuova Gerarchia Casalese”, operante nei  comuni di Sant’Antimo (NA), Giugliano in Campania (NA), Parete (CE), Mondragone, Casale di Principe,  Cellole (CE) e Minturno (LT);

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–      sequestrare ingenti quantitativi di armi clandestine da guerra e comuni da sparo, munizioni e ordigni esplosivi fabbricati artigianalmente, utilizzati per compiere azioni intimidatorie nei confronti di imprenditori vittime di richieste estorsive (variabili dai 500 ai 4.500 €);

–      attribuire alla moglie di Michele Bidognetti (fratello di Francesco Bidognetti detto “cicciotto e mezzanotte”, capo dell’omonima fazione del clan dei casalesi) e alla fidanzata del figlio, colpite dai suddetti divieti di dimora, condotte di ricettazione delle somme di denaro provento delle estorsioni;

L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato nei confronti di Michele Bidognetti, fratello del boss “Cicciotto e’ Mezzanotte” storico vertice dell’organizzazione camorristica ‘clan dei casalesi’ operante nell’agroaversano, Gaetano Celeste, Antimo Di Donato (pentito), Emanuele Gatto detto ‘O Gigante’ classe ’95, Vittorio Guarnieri nato ad Aversa detto ‘O Barbone classe ’93, Luigi Moschino detto Giggino classe ’95, Massimo Perrone, detto O Parente classe ’76 e Antonio Schiavone.

Dovranno rispondere di ricettazione la moglie di Michele Bidognetti, Alessandra Capoluongo classe ’69, e Girolama Schiavone, classe ’77 figlia di Antonio Schiavone. Gli indagati sono di San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Giugliano e Napoli.

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