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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Il pentito Sabatino inguaia Lo Russo: “Mi disse lui di ucciderlo, la vittima era a letto con la compagna”

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Accusato di due omicidi a 30 anni di distanza. Per questo motivo Giuseppe Lo Russo non ha fatto nemmeno in tempo di uscire dal carcere che è finito di nuovo dietro le sparre. Il 2 ottobre sarebbe dovuto tornare in libertà ma ma al momento della scarcerazione gli è stato notificato un decreto di fermo relativo al duplice omicidio di Angelo De Caro e Giuseppe Bevilacqua avvenuti tra il 1990 e il 1991. Era detenuto da oltre 20 anni al regime del 41 bis: il boss dei Capitoni è difeso dagli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta.

Ad incastrarlo diversi collaboratori di giustizia, tra cui alcuni sui parenti. Del delitto di Angelo De Caro è accusato insieme a SABATINO Ettore (collaboratore di giustizia), COSTAGLIOLA Carmine. SACCO Gennaro (deceduto) e Licciardi Gennaro (deceduto). 
A sparare fu Sabatino Ettore mentre ad organizzare l’omicidio, secondo i magistrati, fu lo stesso Lo Russo.  La vittima si trovava a letto nell’abitazione della compagna.

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In quegli anni la gestione degli affari illeciti della città di Napoli era nelle mani dell’Alleanza di Secondigliano di cui facevano parte in quel periodo i clan Licciardi, Mallardo, Contini e Lo Russo, in guerra, dalla metà degli anni 90 in poi, con le famiglie del centro cittadino e, segnatamente, con il clan MAZZARELLA che, scomparso il clan Giuliano per effetto delle collaborazioni dei fratelli Luigi, Salvatore, Guglielmo e Raffaele, ne raccolse, infatti, l’eredità criminale anche per effetto del matrimonio tra Giuliano Anna, figlia di Luigi, e Mazzarella Michele, figlio di Mazzarella Vincenzo.

Gli omicidi di Angelo De Caro e Giuseppe Bevilacqua sono la estrinsecazione più concreta della supremazia nella città di Napoli e nei territori di Secondigliano, Rione San Gaetano, Miano, Piscinola, Marianella e Chiaiano dei due clan all’poca più potenti Licciardi e Lo russo nonché del forte vincolo esistente tra i due capi clan dell’epoca Licciardi Gennaro deceduto il e Lo Russo Giuseppe

Ettore Sabatino è stato il primo collaboratore a rendere dichiarazioni significative sull’ omicidio di De Caro Angelo, e nel verbale del 15.1.2010 ammetteva le proprie responsabilità in relazione all’omicidio in esame chiamando in correità Lo Russo Giuseppe

“Questo omicidio è stato commesso su ordine di LICCIARDI Gennaro i cui uomini stavano in zona già da qualche tempo senza riuscire però a colpire l’obiettivo, in quanto questa persona non scendeva mai da casa. Io non ne sapevo nulla, fino a quando un giorno venne da me LO RUSSO Giuseppe il quale mi mise al corrente della situazione, incarcandomi di realizzare l’omicidio, approfittando del fatto che, nelfrattempo, aveva trovato il modo per entrare in casa. Mi spiegò che tale…omissis… mi avrebbe accompagnato, Avrebbe bussato alla porta di tal che gli avrebbero certamente aperto ed io sarei potuto entrare in azione. Così facemmo. La porta fu aperta da una ragazza in quel momento intenta a fare le pulizie in cucina. Tuttavia, entrato in casa, io non vidi nessuno se non due persone a letto che, però, non riuscivo a vedere in volto perché coperto dal lenzuolo o qualcosa del genere. Nel frattempo i due si svegliarono e quindi io ebbi modo di vedere che si trattava di una coppia. Tra loro due nel letto dormiva anche un neonato. Per non colpire innocenti feci il giro del letto e mi portai al fianco dell’uomo cui sparai un primo colpo nelfianco destro per poi colpirlo alla testa. Utilizzai una pistola calibro. Ricordo che la moglie della vittima ebbe una reazione violenta tanto che provò ad aggredirmi, inseguendomi fino per le scale”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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