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sabato, Aprile 27, 2024
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Il super killer ‘Manomozza’ intervistato a Le Iene, ha commesso più di 70 omicidi

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Giulio Golia e Francesca Di Stefano hanno intervistato Salvatore Anacondia, un ex boss della Sacra Corona Unita, oggi diventato pentito che avrebbe commesso più di 70 omicidi. Una chiacchierata nella quale l’ex mafioso si raconta senza filtri: dagli omicidi, all’agguato a Totò Riina, fino al suo pentimento

Salvatore Annacondia – detto “Manomozza”– è nato a Trani il 31 ottobre 1957 ed è stato a capo della più sanguinosa organizzazione criminale del nord barese che ha seminato paura e morte negli anni ’80 e inizi del ’90. Dal crollo della prima Repubblica, Manomozza (così era chiamato) cominciò a pentirsi ed a svelare i segreti della malavita barese e nazionale.

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«La strada vecchia l’ho abbandonata. Checché si dica sul mio conto a me mi rimbalza tutto. Se faccio ancora paura? Non lo so, non lo voglio sapere, sento di avere dentro ancora 18 anni e so quello di cui sono capace. Sono diventato l’uomo più tranquillo al mondo, non voglio avere a che fare più niente con alcuno, ma non mi devono risvegliare». Così Salvatore Annacondia, ex boss tranese della malavita meridionale intervistato da Giulio Golia nel programma Le Iene di questo 5 marzo.

Nei circa dieci minuti di conversazione la figura apicale della criminalità organizzata fino a 30 anni fa ha risposto alle domande del giornalista in un pezzo che ne ha ricostruito l’ascesa al vertice, l’efferatezza degli omicidi, i suoi legami con le principali consorterie criminali e la scelta finale di collaborare con la giustizia cambiando nome, città e vita.

Oggi quell’uomo è ritornato ad essere anagraficamente Salvatore Annacondia, ma continua ad affermare di volere vivere tranquillo a patto che tutti lasciano tranquillo lui, il cui primo pensiero è la famiglia ed il secondo la sua attività. Il racconto lucido e spietato dei suoi omicidi è parso un chiaro monito a chiunque a non provare ad interferire nelle sue cose.

E c’era ospite anche Pasquale Drago, il magistrato che fece arrestare Annacondia e la cui figlia Valentina, insieme con Emma Barbaro, sempre nel 2021 ha dato alle stampe un libro – Manomozza -, che a sua volta richiama gli scenari della malavita locale con un ampio capitolo dedicato proprio ad Annacondia.

 

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