Dopo un’indagine avviata dal direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi, Giuseppe Longo, si è potuto accertare che la frase «Non ti devi far vedere più qui. Devi morire, devi morire, devi morire» non era rivolta al 20enne ivoriano, arrivato domenica al 118 per dolori al petto.
Nello nota di Longo, si spiega che «è stato ascoltato tutto il personale del pronto soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, quindi altri testimoni, non dipendenti, presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dai presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura».