L’Arpac ha reso disponibili i nuovi risultati del secondo ciclo di monitoraggio effettuato in seguito all’incendio dello scorso 28 giugno nell’area di Via Gianturco a Napoli. “La situazione emergenziale sta rientrando“, spiegano dall’Agenzia, ma “restano ferme le raccomandazioni ai datori di lavori rispetto alle verifiche sulla salubrità dei luoghi di lavoro presenti sul territorio interessato.”
I risultati del secondo ciclo di monitoraggio
L’insieme delle concentrazioni di diossine, furani, policlorobifenili aerodispersi – un gruppo di composti chimici tossici – è risultata inferiore al valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica. I dati del secondo ciclo di monitoraggio si riferiscono a un periodo di campionamento compreso tra la mattina di martedì 1 luglio e la mattina di mercoledì 2 luglio. I risultati evidenziano una netta diminuzione rispetto ai valori precedente riscontrati nel primo ciclo di analisi.
La qualità dell’aria in via Gianturco
L’Arpac sta monitorando costantemente anche la qualità dell’aria della zona. Il lavoro è stato svolto con un laboratorio mobile installato a poche decine di metri dall’area interessata di incendio in Via Gianturco. I risultati hanno evidenziato aumenti delle concentrazioni orarie, che non sono legate all’incendio in questione. Nonostante ciò, non si registrano superamenti dei limiti di legge per quanto riguarda la qualità dell’aria.
Pericolo scampato
Rispetto ai giorni scorsi, l’emergenza è rientrata. L’Arpac ha comunicato che il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso le stazioni fisse collocate nella città di Napoli ha evidenziato sabato e domenica scorsi un quadro sostanzialmente conforme ai limiti di legge, a cui ha probabilmente contribuito la moderata ventilazione, che ha favorito la dispersione degli inquinanti emessi. In tutte le stazioni della rete di rilevamento della città di Napoli, le concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati non hanno evidenziato andamenti chiaramente riconducibili agli incendi.