19.3 C
Napoli
mercoledì, Maggio 1, 2024
PUBBLICITÀ

Indagato il medico di Messina Denaro e del ‘geometra’ Bonafede

PUBBLICITÀ

Il medico Alfonso Tumbarello è indagato poiché aveva in cura il cosiddetto Andrea Bonafede, proprio sotto quel nome si nascondeva Matteo Messina Denaro. Il 70enne abita a Campobello di Mazara e per decenni è stato medico di base nel paese, fino al dicembre scorso quando è andato in pensione. Ed è stato anche il medico del vero Andrea Bonafede, che ha 59 anni ed è residente a Campobello. Tumbarello avrebbe prescritto ricette mediche all’assistito. Ieri i carabinieri hanno perquisito le abitazioni di Campobello e l’ex studio del medico che è stato anche interrogato.

Un nome falso sulla carta di identità, il superlatitante girava come il geometra Andrea

Matteo Messina Denaro girava con una carta di identità sulla quale c’erano le generalità di Andrea Bonafede, nato a Campobello di Mazara il 23 ottobre del 1963. La foto della carta di identità di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafede è stata pubblicata dall’Adnkronos. Era residente a pochi km dalla sua città natale, Castelvetrano, a Campobello di Mazara in via Marsala 54. Di professione, si legge nella carta di identità, ‘geometra’. E’ alto 1,78, calvo e con gli occhi castani. Segni particolari “nessuno”. La tessera è stata emessa l’8 febbraio 2016 e scade il 23 ottobre del 2026.

PUBBLICITÀ

“NON HA OPPOSTO RESISTENZA”

E’ stata un’attività complessa basata solo sugli esiti delle indagini dell’Arma. L’intervento si è sviluppato su attività tecniche: il latitante era arrivato dentro la struttura sanitaria ed è scattato, quindi, l’operazione organizzata su più livelli. Nei pressi della clinica il latitante è stato individuato insieme al suo complice: non ha opposto resistenza si è subito dichiarato, non ha finto di essere un altro soggetto. Guardandolo c’era poco verificare. Lo abbiamo preso nella strada dove abbiamo fatto la cinturazione. Sicuramente avrà cercato delle cautele per sfuggire alla cattura, stava cercando rifugio ma c’erano i nostri militari. Aveva un Jack Miller da 30 mila euro“, dichiara ai giornalisti il colonello Lucio Arcidiacono.

“L’aspetto sanitario è stato rilevante, infatti, si è esposto. Non era un uomo distrutto e in bassa fortuna: era in buona salute e ben curato. Aveva una rete che lo ha sorretto. Messina Denaro è stato recentemente raggiunto da provvedimenti cautelari, era il capo della provincia e da domani vedremo. Era un utente della Maddalena, un centro d’eccellenza: era ben vestito e di buon aspetto: indossava beni di lusso. Condizioni di salute compatibili con il carcere. Non era armato”, dice Paolo Guido, magistrato del pool di Palermo.

 

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ucciso per sbaglio, indizi inutilizzabili a carico del presunto killer D’Alterio

Indizi inutilizzabili. E dunque ordinanza annullata. Questa la clamorosa decisione presa dal gip del tribunale di Napoli Linda Comella...

Nella stessa categoria