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giovedì, Maggio 2, 2024
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La Corte di giustizia Ue dà il via libera alla Superlega, ma la FIGC dice no: “Chi aderisce è fuori”

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Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega contro il presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull’organizzazione delle competizioni internazionali.

Ecco dunque come con la sentenza di oggi il calcio come lo conosciamo rischia di cambiare totalmente. In sostanza la Super League è legittima, così come qualsiasi altro soggetto potrebbe contattare squadre di calcio per organizzare una lega parallela a UEFA o FIFA senza che queste entità possano incorrere in sanzioni per i club che decidessero di farne parte.

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Il progetto Superlega

La Superlega prevede un torneo a 64 squadre, con una formula completamente nuova nella quale sono previste promozioni e retrocessioni. Un sistema basato sulla meritocrazia e non sugli inviti, così come spiegato dal CEO di A22 Bernd Reichart. Non c’è ancora una data di partenza, ma l’identità è già stata determinata. Di seguito il comunicato nel quale viene spiegato il format:

“La nuova Superlega maschile proposta è una struttura di campionato costruita su una vera piramide paneuropea e composta da 64 club partecipanti in tre livelli. Gli elementi chiave della proposta prevedono:

  • I primi due livelli, la Star League e la Gold League, sono composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo livello, la Blue League, è costituito da 32 club.
  • Partecipazione basata sul merito sportivo, senza membri permanenti.
  • Promozione e retrocessione annuale tra le leghe. La promozione nella Lega Blue di terzo livello si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale.
  • I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di 8, con un minimo di 14 partite all’anno.
  • A fine stagione, la fase ad eliminazione diretta determinerà i campioni di ogni lega e i club da promuovere.
  • Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali.
  • Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni.
  • Saranno introdotte efficaci regole di sostenibilità finanziaria e processi di applicazione trasparenti per garantire condizioni di parità tra i club partecipanti.

La competizione femminile proposta comprenderà gli stessi elementi chiave dei campionati maschili, tra cui:

  • Leghe Star e Gold di 16 club ciascuna con gruppi da 8, partite in casa e in trasferta con un minimo garantito di 14 partite all’anno.
  • A fine stagione, una fase ad eliminazione diretta determinerà sia i campioni di ciascuna lega che i club da promuovere.
  • Promozione e retrocessione annuale tra i due campionati, con la promozione in Gold League basata sui risultati ottenuti nel campionato nazionale.

Per garantire la stabilità nella fase iniziale delle competizioni, i ricavi durante i primi tre anni della nuova competizione saranno garantiti per un importo superiore a quello attualmente previsto nel prossimo ciclo. I pagamenti di solidarietà saranno pari all’8% dei ricavi della Lega, con una somma minima di 400 milioni di euro, più del doppio dell’importo distribuito dall’attuale competizione paneuropea”.

Il comunicato della UEFA dopo la sentenza

REPLICA UEFA – La UEFA prende nota della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel caso della European Super League. Questa decisione non rappresenta un’approvazione o una validazione della cosiddetta Superlega; sottolinea piuttosto una lacuna preesistente nel quadro di pre-autorizzazione della UEFA, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La UEFA è fiduciosa nella solidità delle sue nuove regole e, in particolare, nella conformità con tutte le leggi e regolamenti europei pertinenti”.

Il comunicato aggiunge anche: “La UEFA rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a plasmare il modello sportivo europeo collettivamente con le associazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’UE, i governi e i partner. Confidiamo che la piramide del calcio europeo basata sulla solidarietà, dichiarata irrinunciabile dai tifosi e da tutte le parti interessate, sarà preservata contro la minaccia di separazioni, in conformità con le leggi europee e nazionali”.

Il CEO della Superlega: “Partite gratis per tutti i tifosi”

Subito dopo la sentenza dell’Unione Europea, il CEO di A22 Sports (società costituita ad hoc nell’ottica della creazione della Supelega) parte all’attacco: “I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Ai tifosi proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League”.

Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero“. Bernd Reichart, CEO di A22 Sports (la società costituita ad hoc per spingere verso la creazione della Superlega) non perde tempo e parte subito all’attacco dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che ha – di fatto – riconosciuto l’esistenza di un abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa.
I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro – prosegue Reichart -. Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite“. La A22 Sports ha annunciato che terrà una conferenza stampa a Madrid oggi (giovedì) alle ore 12.

Gravina: “Chi aderisce alla Superlega è fuori dal sistema federale”

Gabriele Gravina, ha assicurato che “non possiamo impedire l’adesione, ma la scelta, qualora avverrà, deve essere molto chiara”.

Sulla sentenza della Corte di giustizia UE sulla Superlega, il presidente Figc aveva anticipato ieri: “Aspettiamo e valuteremo i perimetri della decisione. Noi siamo stati l’unica federazione che ha assunto una posizione molto chiara. Siamo totalmente contrari, esiste una norma federale per la quale chi aderisce a quel mondo esce dal sistema federale del calcio”.

Le parole sono arrivate nel corso della conferenza stampa post Consiglio Federale. Gravina ha poi aggiunto:Non possiamo impedire l’adesione, ma la scelta, qualora avverrà, deve essere molto chiara. Non è pensabile disputare due o tre campionati all’interno di una serie di organizzazioni”. 

“Noi già stiamo lottando al nostro interno sulle date a disposizione sul campionato – conclude -, potete immaginare cosa succederebbe se aggiungessimo un altro campionato. Io devo salvaguardare il brand del calcio italiano e si deve sapere a cosa si va incontro”.

Abodi: “Superlega? È importante che si tutelino i campionati”

Il ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, a margine del Consiglio Nazionale del Coni, si è così espresso dopo la pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: “La Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto. Il presupposto fondamentale per me è che ci sia inclusività della competizione, la tutela dei campionati e vivai nazionali.

Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni. Sarà importante leggere bene il dispositivo – ha concluso il ministro -, ma in questi casi cerco di vedere le opportunità, c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti ed interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze, c’è un percorso che la UEFA può fare.

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