Dal carcere all’obbligo di dimora a Spoleto, in Umbria. Questa la decisione del gip di Napoli Gianluigi Visco nei confronti di Salvatore Silvestri, personaggio di spicco della mala dell’area nord e già in passato interessato da inchieste inerenti gli scissionisti. Silvestri, grazie alle argomentazioni dei suoi legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Rocco Maria Spina, ha ottenuto la sostituzione della misura del carcere con quella dell’obbligo di dimora a Spoleto.
LA TENTATA ESTORSIONE A MELITO
La vicenda è quella relativa alla arresto di Silvestri e di altre due persone avvenuto l’estate scorsa quando i tre avrebbero cercato di imporre una tangente estorsiva da 14mila euro ai danni di un uomo che in precedenza si era aggiudicato due immobili a Melito vincendo un’asta dinanzi al tribunale di Napoli Nord. Avrebbero minacciato un imprenditore di Melito per ottenere il versamento di somme di denaro per l’aggiudicazione all’asta di due immobili.
Stando a quanto accertato dai pm, i tre malviventi avrebbero avvicinato la vittima già il giorno successivo all’aggiudicazione dell’asta: «Ma tu non rispetti la famiglia? L’asta te la sei aggiudicata, domani mattina mi devi portare 14.000 euro…», era stata la richiesta avanzata e poi ridimensionata a 8mila euro da consegnare in due fasi.
L’imprenditore non avrebbe però accettato acconsentendo a versare 500 euro per poi denunciare tutto. Gli avvocati di Silvestri sono riusciti a ridimensionare le accuse a carico del loro assistito evidenziando discrasie riguardanti la posizione di quest’ultime e dimostrando che nel momento in cui sarebbero iniziate le ‘vessazioni’ Silvestri era addirittura all’estero.