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giovedì, Maggio 2, 2024
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La figuraccia della borghesia napoletana, ressa al teatro San Carlo per la prima sul film dedicato ai De Filippo

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Troppa ressa al botteghino del Teatro San Carlo in spregio alle norme anti Covid: il direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, chiama gli ispettori e abbandona il teatro in segno di dissenso. Accade al Massimo partenopeo dove era in programma la prima del film di Sergio Rubini dedicato ai fratelli De Filippo. “Non possiamo permetterci di dare questa immagine di Napoli” le parole di un Verdoliva visibilmente contrariato al momento di abbandonare il teatro dove nel frattempo era arrivato il presidente della Camera Roberto Fico.

Ressa al S.Carlo: la produzione, file non dipendono da noi

 “In merito ad alcune notizie relative a problematiche di assembramento presso la biglietteria del teatro San Carlo di Napoli dove oggi, alla presenza della presidente del Senato Casellati e del presidente della Camera Fico e il sindaco di Napoli Manfredi, è stato presentato il film ‘I tre fratelli’ di Sergio Rubini, la produzione del film, nonché organizzatrice della serata, dichiara, per bocca del produttore della pellicola Agostino Sacca’ che, da oltre due settimane si è lavorato per gestire il complesso evento istituzionale nella completa osservanza delle regole Covid collaborando con il Comune di Napoli, la Polizia e la direzione del Teatro , e che le procedure odierne si sono svolte in maniera perfetta”.

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E’ quanto si legge in una nota della produzione del film ‘I tre fratelli” dopo il caso sollevato dal dg dell’Asl di Napoli, Ciro Verdoliva, che ha chiesto l’intervento degli ispettori per il rispetto delle norme anti Covid.   “Ovviamente – conclude Sacca’ – per il ritiro degli accrediti si sono sviluppate attese al di fuori del Teatro che potrebbero aver provocato raggruppamenti dei quali non si può certo addossare la responsabilità a chi si è occupato esclusivamente dell’ organizzazione interna al San Carlo. È stata peraltro molto apprezzata la pazienza e l’osservanza delle regole da parte del pubblico di Napoli. Spiace che un’importante manifestazione, tributo alla città di Napoli, sia attaccata su questioni che non possono in nessun modo ricadere sotto la responsabilità di chi ha ideato l’evento”. (ANSA).

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