Una operazione congiunta, effettuata da militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Forio e della Guardia Costiera di Ischia insieme alla Compagnia della Guardia di Finanza ed a quella dei Carabinieri, ha permesso di accertare un’attività illecita di noleggio e locazione di attrezzature balneari alla spiaggia di Cava dell’Isola.
Nel corso dell’accertamento è stato trovato un deposito di circa 10 mq, realizzato all’interno di un canneto adiacente alla spiaggia, utilizzando una rete metallica e dei ferri piantati nel terreno, chiuso con una catena con lucchetto.
Il deposito nel lido abusivo a Ischia
Una volta aperto all’interno i militari vi hanno trovato 38 lettini, 8 sedie a sdraio e 35 ombrelloni mentre nelle immediate vicinanze del deposito c’erano anche 24 lettini sistemati su un’area demaniale e fermati con una catena metallica ed un lucchetto le cui chiavi sono state poi rinvenute nel borsello della persona ritenuta responsabile del noleggio illecito.
L’area e l’attrezzatura abusive sono state sequestrate ed il noleggiatore è stato deferito a piede libero alla Procura della Repubblica; sul suo conto inoltre la Guardia di Finanza isolana ha avviato accertamenti di natura fiscale.
La denuncia del deputato Borrelli
Dopo la denuncia del deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli ieri mattina è avvenuto un blitz presso la spiaggia di Cava dell’isola, Forio d’Ischia, durante il quale Capitaneria di porto e Carabinieri hanno posto sotto sequestro lettini, ombrelloni ed altre attrezzature fittate abusivamente ai bagnanti.
Presente durante l’operazione anche lo stesso Borrelli: “Due soggetti gestivano un giro d’affari di circa mille euro al giorno fittando illecitamente sedie ed ombrelloni stipati in un deposito abusivo nascosto in un canneto. Li denunciamo, arrivano i sequestri ma poi puntualmente ritornano sulle spiagge libere per lucrare in maniera illegale e pericolosa adottando atteggiamenti para-criminali per prevalere. Occorre quindi adottare nuove misure, come dei presidi fissi e sanzioni che non siano soltanto amministrative ma anche penali. Non occorrerebbe neanche dire che non si tratta soltanto di un giro d’affari abusivo, quindi non consentito e che non contribuisce all’erario, ma di un’appropriazione indebita, di un’occupazione quasi militare, di luoghi pubblici che vengono quindi privati di libertà, sicurezza e legalità. Noi continueremo a denunciare e marcare il territorio per far sentire quella gente con il fiato sul collo ma le Istituzioni devono supportare la nostra battaglia.”