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giovedì, Maggio 2, 2024
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Lo scontro tra i Giannelli e gli Esposito per il controllo di Cavalleggeri:”Là è casa nostra”

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Da alleati a nemici. Il tutto in poche settimane. Questa la parabola dell’intesa poi divenuta tensione tra Alessandro Giannelli, ras di Cavalleggeri d’Aosta, e gli Esposito di Bagnoli. Tutto ricostruito fedelmente nelle circa duecentocinquanta pagine dell’ordinanza di custodia cautelare notificata a sette persone appartenenti ai gruppi della mala flegrea. Tra questo proprio Giannelli che da un’iniziale alleanza con il gruppo di Massimiliano Esposito ‘o scognat finì per voler vendicarsi di alcuni affronti, a suo dire, subito dai figli di quest’ultimo, Christian e Massimiliano Junior.

L’affronto di Esposito junior

Giannelli, che come ricostruito, anche da detenuto riuscita a veicolare i suoi ordini all’esterno del carcere, ebbe un messaggio da parte di un soggetto allo stato non identificato, in cui fu avvertito che Junior Esposito si era recato dai suoi uomini, mettendoli in contatto attraverso una videochiamata con il fratello Cristian.
Quest’ultimo, nell’occasione, aveva chiarito di essere lui a comandare, e nonostante gli interlocutori gli avessero rappresentato di essere uomini di Giannelli, Cristian Esposito ribadiva di essere lui a comandare e di non aver rispetto per nessuno cosicché Alessandro Giannelli contattava direttamente Cristian Esposito inviandogli il seguente messaggio:
“Allora stammi a sentire… oggi fra te e tuo padre ho messo la pace e continuerò a metterla… ma non mettetemi in mezzo… non mi mettete in mezzo… vi voglio bene e non mi mettete in mezzo… non fermate le cose dove noi mangiamo.. ti voglio bene… ma non mettete le cose dove noi mangiamo… quello è tuo padre… tu sei suo figlio… non andiamo oltre… Cristian… non andiamo oltre”.

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I timori di Giannelli

In realtà i timori di Giannelli era dettati dal fatto che il giovane Esposito avrebbe creato più di un grattacapo ai suoi addirittura bloccando le attività di una delle piazze di spaccio più redditizie del quartiere. A riscontro delle preoccupazioni di Giannelli della volontà di Esposito Junior di voler comandare su Bagnoli e Cavalleggeri in assenza del padre e del Giannelli stesso vi è un’intercettazione in cui il ras parla con Maurizio Quotidiano (figlio del pregiudicato Pasquale Quotidiano alias Kalibù), il quale gli riferiva di trovarsi in Calabria a seguito delle minacce ricevute da Junior Esposito, che gli aveva intimato di fermare la piazza di spaccio in zona Cavalleggeri (sotto il controllo di Alessandro Giannelli). Quest’ultimo, adirato, chiedeva pertanto al suo interlocutore di non allontanarsi dalla zona flegrea ribadendo che la loro zona non doveva essere toccata (“là è casa nostra e nessuno deve mettere piede”) e aggiungendo che avrebbe fatto malmenare Junior Esposito da qualcuno dei suoi, impegnando immediatamente Genni (Gennaro Formicola). Quotidiano commentava l’inopportunità dell’azione di Junior Esposito, reo di essersi spinto nella zona di competenza di Giannelli (“sta lo zio quà?, stai tu quà?…lascia stare o’frat!..inc… e basta!..non pensare più a nessuno, pensa solo a lui.. ma no perchè a te, tu stai a casa sua”). Lo stesso Giannelli ribadiva:”Qua stiamo noi, è casa nostra e non dobbiamo pensare più a nessuno”.

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