Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi lavora per riaprire il terzo anello dello stadio Diego Armando Maradona, chiuso da oltre 20 anni. L’obiettivo è quello di recuperare oltre 10mila posti a sedere. Nei giorni scorsi infatti Manfredi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli aveva dichiarato: “Stiamo facendo un’indagine tecnica sul terzo anello che era stato chiuso per un problema di vibrazioni. Stiamo facendo una serie di misure e di prove per capire quali interventi si debbano fare per limitare quest’effetto delle vibrazioni”.
Nelle scorse ore c’è stato inoltre un sopralluogo da parte dell’assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile, Edoardo Cosenza per un principio di studio di fattibilità. Cosenza ha infatti dichiarato: “Manfredi è pronto a sostenere il Napoli in ogni decisione sia per lo stadio che per il centro sportivo”.
L’obiettivo di De Laurentis è costruire un nuovo stadio: bocciata l’idea di un restyling del Maradona
Aurelio De Laurentis non sembra intenzionato ad intervenire sulla ristrutturazione dello Stadio Maradona. Un mese fa durante una cena col sindaco, De Laurentis avrebbe espresso la sua volontà di non puntare sul vecchio impianto. Il suo sogno è quello di far costruire un nuovo impianto, in un’altra zona della città ed aumentare così gli introiti e le entrare economiche del club. A favore di ciò vi sono le dichiarazioni di Antonio Conte in merito alle strutture e alla loro importanza nella crescita di un club. Il tecnico salentino si è espresso così qualche ora fa proprio nei confronti di Manfredi: “Napoli posto bellissimo, può essere alla pari con le altre città, ma servono le infrastrutture come uno stadio e un centro sportivo per far crescere il senso di appartenenza”.
Napoli fuori da Euro 2032: poche possibilità di farne parte
Gaetano Manfredi sta cercando in ogni modo di trovare un accordo con De Laurentis sulla questione stadio. Urge trovare una soluzione quanto prima in un senso o nell’altro dato che si avvicina la data dell’assegnazione degli stadi per Euro 2032. A tal proposito non sono incoraggianti le parole del Ministro dello Sport Abodi che ha più volte dichiarato: “Per lo Stadio Maradona bisogna accelerare i tempi altrimenti non ci sarà tempo e sarà escluso dagli Europei”.
Comune di Napoli, l’assessore a Stile Tv: “Il terzo anello è chiuso da 21 anni, non si riapre in un giorno! È in una fase di studio…”
A Stile Tv nel corso della trasmissione “Salite sulla Giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture, mobilità e protezione civile del Comune di Napoli
“Il terzo anello del Maradona? Non si riapre! Semplicemente, si studia di nuovo. Siamo anche un po’ curiosi e sono andato a rivedere i documenti di 21 anni fa, quando chiusero il terzo anello. Sono trascorsi 21 anni in cui non si è fatto nulla, c’è da capire se esiste un modo per utilizzarlo senza infastidire il quartiere con queste vibrazioni. Oggi ristudiamo il terzo anello, ma siamo ben lontani da dire riapriamo il terzo anello. C’è da capire in che condizione è adesso, abbiamo avviato una fase conoscitiva.
Avere un terzo anello dà chance per tante cose. Riaprire un altro anello significa avere la stessa capienza anche facendo eventualmente i lavori ad un altro anello per rendere migliore lo stadio.
Come si migliora il Maradona in previsione degli Europei? Questo progetto dovrebbe farlo De Laurentiis, ma non sopravvalutiamo questo evento perché si giocheranno un paio di partite. Bisognerà però rendere più moderno il Maradona, ho studiato le regole di UEFA ‘32 in primis bisogna garantire il trasporto pubblico e Fuorigrotta sarà uno dei posti più ben collegati tra cumana e metropolitane. Poi, uno stadio dovrebbe avere negozi commerciali, un museo. Altra data cruciale è il 2026 in cui festeggeremo 100 anni del calcio Napoli! Ci stiamo preparando come comune e lo stadio deve essere incluso in questo ragionamento. Il 2026 è anche l’ultimo anno per presentare il progetto alla UEFA e iniziare a ragionare. Diciamo che è l’inizio.
È difficile fare gli europei in uno stadio diverso dal Maradona visto che il primo punto da rispettare riguarda il trasporto. Il presidente ad esempio potrebbe volere uno stadio più moderno, ma in cui non si può giocare l’Europeo. Non faccio io le discussioni con il presidente De Laurentiis, ci pensa direttamente Manfredi, io da ingegnere voglio solo capire come apportare migliorie al Maradona.
Conte sa benissimo che uno stadio compatto come quello della Juventus dà 7/8 punti in più in un campionato e che un centro per giovani vale oro pero poi ognuno fa il suo mestiere. Vorrebbe lasciare una traccia più duratura nella sua esperienza a Napoli”.