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venerdì, Aprile 26, 2024
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Napoli e Qualiano piangono Martina, ha raccontato la sua battaglia contro il cancro in un blog

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“Un altro Angelo sale al Cielo, Martina Tabacchini, ragazza dolce e solare,figlia di Ciro un amico di questa pro loco, Presidente dell’associazione diabetici di Qualiano, Che la terra ti sia Lieve RIP”. A dare il triste annuncio della scomparsa della giovane Martina Tabacchini, strappata alla vita dal male del secolo, è la pagina Pro loco Città di Qualiano. Anche “il ChievoVerona Women F. M. si stringe attorno a Manuela Tabacchini per la prematura dipartita della sorella Martina.
Da parte di tutto il mondo gialloblù un forte abbraccio e condoglianze a Manuela e alla sua famiglia”.

Lacrime per Martina Tabacchini

Martina era una ragazza solare e tenace, amata e ben voluta da tutti, che sorrideva e combatteva nonostante fosse affetta da anni dal maledetto male incurabile. “Ho vissuto in Ecuador per 3 anni fino a che non ho scoperto di avere un tumore che mi ha portata a tornare in Italia per curarmi. Questo è il mio racconto, o per lo meno ci provo. Prima era n’altra cosa sto blog”. 

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Tanti i commenti sui social per la giovane napoletana. Martina ha raccontato la sua storia in un blog, dove ha raccontato come ha scoperto della malattia e della sua battaglia contro il cancro: “Era venerdì il giorno che sono entrata in ospedale, di pronto soccorso, “ma sì, sarà anemica, le fanno una trasfusione e poi via!”… ed invece mi hanno infilato un sondino naso-gastrico che ha fatto uscire quasi un litro di bile dallo stomaco.
Mi hanno ricoverata e da quel momento non ho più capito niente.
Mi ricordo di una gastroscopia senza sedazione, mi ricordo del sondino che mi ha impedito di ragionare, ricordo la paura della solitudine, e poi i medici che mi chiamavano in una stanza a parte per dirmi che il cancro era tornato.

L’ulcera era una lesione dovuta al cancro, cancro che era esattamente dopo l’occlusione duodenale che i gastroenterologi “non avevano visto” perché l’occlusione era così serrata da non poter (o voler) approfondire l’indagine. Cancro che stava là da un bel po’, visto che il mio fegato attualmente è ripieno di metastasi, e non di “buchi sotto osservazione” come dicevano.
Cancro che FORSE (e lo dirò solo una volta, perché è inutile piangere sul latte versato) FORSE poteva essere visto un po’ prima se invece di studiare i medici avessero agito. Ma tant’è che quest’è”.

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