«In questo momento, con i rischi legati all’epidemia di coronavirus, uno sputo, soprattutto quando si ha una sintomatologia influenzale, è un’aggressione violenta. È come sparare perché può essere estremamente lesivo. Sono disgustato». A dirlo, all’Adnkronos Salute, Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’ospedale Cotugno di Napoli dopo l’episodio di ieri sera nel pronto soccorso del nosocomio napoletano dove un uomo, in attesa per il tampone, ha tolto la mascherina e «prima ha aggredito verbalmente una dottoressa poi, dopo l’arrivo di un infermiere in difesa del medico, ha tolto la mascherina e ha sputato a tutti e due».
Coronavirus: in fila per un tampone, sputa sui sanitari
Un medico e un infermiere sono stati aggrediti ieri sera nell’ospedale Cotugno di Napoli da una persona con sintomi febbrili che era in attesa di fare il tampone: spazientito dall’attesa l’uomo è andato in escandescenza e, dopo essersi tolto la mascherina ha sputato addosso a una dottoressa e a un infermiere che stavano cercando di riportarlo alla calma. I due sanitari sono stati messi in quarantena e il locale dove è avvenuto l’episodio è stato evacuato e sottoposto a sanificazione. Dell’uomo si sono perse le tracce.
“Ho perso un medico e un infermiere validissimi – il direttore generale dell’ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro – che adesso devono state in isolamento e non possono dare, come hanno fatto finora il loro prezioso contributo”.
“Sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, quelle sintomatologie e febbre, equivale a sparare, non c’è differenza”, ha concluso.