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venerdì, Aprile 26, 2024
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Maxisequestro di droga a Napoli: l’ombra dei Mallardo-Contini dietro l’affare

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Durante la giornata di ieri vi abbiamo raccontato (qui) del maxisequestro di droga messo a segno dalla Guardia di Finanza di Napoli. Al termine delle operazioni, gli uomini delle forze dell’ordine hanno comunicato i risultati dell’operazione: “Si tratta del sequestro più importante mai messo a segno su terra ferma italiana“. La droga era, sostanzialmente, hashish. Era ben nascosta in un capannone nella zona orientale di Napoli, nel quartiere Poggioreale. Le “panette” di hashish erano ordinatamente accatastate su bancali di legno e riposte in sacchi di juta plastificati. I bancali di “nero” erano occultati dietro un gran numero di cassette di legno vuote, come quelle utilizzate per la raccolta di mele o pesche. Un maxisequestro per definizione: 12 bancali, 276 sacchi, 8 tonnellate di marocchino. Secondo i finanzieri del Comando provinciale di Napoli, quell’enorme quantitativo avrebbe fruttato circa 80 milioni di euro.

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Uno scatto del maxisequestro di ieri mattina – archivio

Il maxisequestro ha colpito molti clan: tra i quali anche i Mallardo-Contini

Stando alle prime ipotesi, la percentuale maggior delle 8 tonnellate sequestrate era destinata alle piazze di spaccio del Rione Traiano e di Secondigliano. Il sistema di approvvigionamento è quello classico dei clan criminali. L’hashish è stato acquistato in Marocco, trasportato via mare in Spagna e, in ultimo, a Napoli e nascosta in un tir. L’impressionante quantitativo lascia supporre che la partita di droga sia stata acquistata da più clan. La conferma arriva proprio dai finanzieri che stanno conducendo le indagini: «Le organizzazioni camorristiche, quando si tratta di droga, agiscono anche in rete», ha detto il generale Gianluigi D’Alfonso. Un ulteriore dettaglio viene rivelato dal capannone dov’era nascosta la merce. Poggioreale è abbracciato al Vasto. Il clan Contini è verosimilmente protagonista nell’affare. Con loro, gli alleati di sempre: i Mallardo. Ma non solo.

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Il video delle operazioni di Poggioreale

Ripercorrendo la tradizione affaristica dei clan più “ricchi” e potenti della città, si può ipotizzare la presenza del clan Mazzarella e dei suoi più stretti alleati. L’enorme quantitativo sottratto ai clan dal maxisequestro rappresenta una vera e propria mazzata per i bilanci interni. Inoltre, data la destinazione della merce – il Rione Traiano – non si possono escludere le puntate dei Puccinelli. Le indagini procedono a ritmi serrati. L’obiettivo dichiarato è dare un seguito che lasci il segno a quello che è il sequestro più importante su suolo italiano.

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