Una nuova intimidazione, l’ennesima, ai danni dei medici in provincia di Napoli. Nella giornata di ieri all’interno dello studio del dottor Salvatore Caiazza, vice segretario vicario del sindacato FIMMG Napoli ASL Napoli 2 Nord e già nell’associazione Medici Senza Carriere che da tempo denuncia casi di intimidazioni e vere e proprie aggressioni ai danni di professionisti del mondo sanitario.
Il racconto
È lo stesso medico Caiazza a raccontare a InterNapoli.it l’accaduto. «Stavo visitando un paziente e ho iniziato a sentire urla dalla sala d’aspetto – afferma – Sono accorso lì e ho trovato un uomo che minacciava le mie collaboratrici, le quali gli avevano detto di aspettare il proprio turno per il ritiro di una certificazione medico legale che avevo preparato per la madre». Ma anche la donna, aggiunge il vicesegretario vicario del sindacato FIMMG per l’Asl Napoli 2 Nord, «ha inveiva anche essa contro le segretarie».
Non è finita, prosegue il dottor Caiazza: «Nel difendere le mie dipendenti, ho subito anche io minacce, fino a quasi le mani addosso da quest’uomo che si è avvicinato e poi ha alzato il contenitore dei rifiuti per scagliarcelo contro. Inoltre,, nonostante sia stato fatto allontanare, si è nuovamente rivolto a me dicendo che mi avrebbe aspettato fuori per percuotermi».
Il precedente
Con la stessa donna, a quanto dice il dottor Caiazza, c’è già stato un precedente la scorsa settimana. «La stessa paziente, lunedì l’altro, aveva creato caos ancora una volta in sala d’aspetto, sempre perché non voleva aspettare regolarmente il suo turno. In quel caso si era fatta spalleggiare da un altro uomo che la accompagnava, ma non era quello di ieri».
La denuncia
Il dottor Caiazza ha presentato una denuncia ai carabinieri di Quarto a cui il medico si era rivolto a tutela sua e delle collaboratrici minacciate. Il vicesegretario del sindacato FIMMG per l’Asl Napoli 2 Nord si lascia andare a delle considerazioni amare: «Oramai l’aggressione ai medici e ai sanitari è all’ordine del giorno, per un degrado culturale della società e dalla mancata educazione nelle famiglie; basta considerare che il medesimo becero fenomeno colpisce gli insegnanti. I medici sono sotto attacco della gente, che esasperata dall’inefficienza del sistema sanitario pubblico (uffici asl inadempienti, liste d’attesa infinite per visite specialistiche ed esami diagnostici) si scaglia contro l’unica figura che li accoglie, li ascolta e cerca in qualche modo di aiutarli, non solo dal punto di vista clinico.
Siamo esasperati. Il nostro grido di dolore che mandiamo alle Istituzioni, sorde e incapaci di risolvere la problematica, rimbomba dall’aldilà, visto che recentemente è stata barbaramente assassinata una collega a Pisa».