Si è spento all’età di 64 anni Gianni Guastella, musicista, pioniere della scena alternativa partenopea e figura di riferimento per l’impegno sociale nel quartiere di Ponticelli. La sua morte lascia un vuoto profondo non solo nella musica, ma anche nel cuore di una comunità che aveva imparato a conoscerlo come uomo di sensibilità e dedizione.
Tastierista di talento, Guastella fu tra i membri fondatori degli Almamegretta, gruppo tra i più innovativi della scena musicale italiana degli anni ’90. Con loro contribuì a plasmare un sound unico, capace di intrecciare radici mediterranee, dub, elettronica e una profonda attenzione alle tematiche sociali. Il suo percorso musicale, però, affondava le radici già negli anni ’80, con i Cairo, ensemble new wave che seppe dare voce a una Napoli visionaria e sperimentale, grazie anche alla collaborazione con artisti come Paolo Di Sarcina e Patrizia Di Fiore.
Ma l’impegno di Guastella andava ben oltre la musica. A partire dagli anni 2000, infatti, scelse di mettere il suo talento al servizio della comunità, impegnandosi nelle Acli Beni Culturali. Nel cuore del Centro Polifunzionale di Ponticelli, quartiere spesso dimenticato ma ricco di vitalità, diede vita a un laboratorio musicale per anziani, trasformando la musica in strumento di inclusione, terapia e memoria.
