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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Monopattini elettrici, anche in Italia arriva l’obbligo di assicurazione

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Entro fine marzo il decreto attuativo che darà regole precise per l’assicurazione sui monopattini elettrici. Ecco cosa cambierà.

Obbligo di assicurazione per monopattini elettrici

Cosa dice esattamente la direttiva? 

Secondo le istituzioni europee, ogni Stato dell’unione che non abbia ancora legiferato al riguardo è tenuto a prendere in considerazione l’idea di mettere in regola i mezzi di trasporto di nuova concezione, cioè i «veicoli leggeri elettrici» – monopattini elettrici ed e-bike – vincolandoli ad una assicurazione come i veicoli tradizionali. Non solo, si renderà necessario anche l’utilizzo del casco.

Le assicurazioni che devono produrre le polizze sono pronte? 

«È facile immaginare che i monopattini vengano più o meno assimilati ai ciclomotori, anche nei costi della polizza di responsabilità civile», dice Claudio Giovanzana, titolare di Mi-Wheels, negozio specializzato in mobilità elettrica a Milano e socio di Assobici. «Sarà certamente complicato per le Forze dell’ordine vigilare e istruire gli utenti dei monopattini e multare gli indisciplinati, dato che oggi sono già sottostaffati per i compiti attuali. Tra negozianti e lavoratori del settore ci si augura anche che l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che deve stampare le targhe e le Motorizzazioni che devono distribuirle siano pronti per tempo».

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Le biciclette a pedalata assistita condivideranno la stessa sorte? 

«Mai come in questo caso, va fatta la distinzione tra le bici a pedalata assistita e le bici elettriche», continua Claudio Giovanzana. «Le biciclette a pedalata assistita presuppongono che la propulsione umana, cioè quella data dai muscoli del ciclista, sia preponderante: per questa ragione non hanno acceleratori e hanno una velocità limitata a soli 25 km/h e una potenza limitata a 250 Watt. La definizione è quella stabilita dall’art.50 del codice della Strada. Queste biciclette, di qualsiasi genere siano, sono equiparate alle muscolari e non avranno mai bisogno di una assicurazione né di una targa. Al contrario, le cosiddette bici elettriche sono più veloci e più potenti delle normali e-bike: sul mercato esistono modelli a pedalata assistita i cui motori possono essere sbloccati, permettendo al mezzo di raggiungere anche i 45/50 km/h. Se questi modelli sono già omologati dal produttore, sono considerati ciclomotori veri e propri e già oggi avrebbero bisogno di targa, casco e assicurazione: se i modelli di e-bike tradizionali vengono illegalmente sbloccati dal meccanico o dal proprietario, in caso di controllo si andrebbe incontro a responsabilità civili e penali e a una somma di sanzioni da diverse migliaia di euro. Inoltre, è capitato a tutti di vedere i ragazzi che fanno le consegne a domicilio che non pedalano mai e che viaggiano a velocità altissime: quelle biciclette sono tutte illegali».

Come cambierà il mercato dei monopattini elettrici alla luce della direttiva europea? 

«Già oggi il mercato dei monopattini elettrici pubblici è in crisi. I costi di esercizio sono troppo alti per poter offrire un prezzo conveniente all’utente. È stato provato che noleggiare un monopattino per attraversare mezza Milano arriva a costare anche 30 euro (da Linate al centro, ndr). È assolutamente antieconomico e diventerebbe anche peggio dovendosi far carico dei costi di ammortamento dell’assicurazione. Forse si venderà qualche monopattino in più ai privati ma molti torneranno alla semplice bicicletta muscolare da città».

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