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venerdì, Giugno 21, 2024
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Multa di 89 euro all’ambulanza con i tiktoker, ma uno è ‘amico’ di Borrelli: un anno fa il video insieme a Francesco Ciotola

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Appena 89 euro. Questa l’entità della multa comminata ai tiktoker che hanno preso in fitto un’ambulanza per arrivare ad un evento. A denunciare l’accaduto è stato il consigliere regionale Borrelli che ha parlato di “danno d’immagine serio alla professionalità degli operatori sanitari causato da chi non ha titolo per trasporto privato in città”. Borrelli però fa un errore ed una gaffe. L’errore è quello di tirare in ballo Rita de Crescenzo, dicendo che la donna tiktoker esce anche lei dall’ambulanza, ma come emerge dai vari filmati è evidente che la De Crescenzo partecipa sì all’evento ma viene accompagnata da un’altra auto e non esce dall’ambulanza. La gaffe, se così possiamo chiamarla, invece, sta nel fatto che uno di quelli che esce dall’ambulanza incriminata ha fatto ‘pubblicità’, indovinate a chi? Proprio a Borrelli. Su TikTok, infatti ci sono foto e video di Borrelli l’attività commerciale di Francesco Ciotola, venditore di profumi, come si vede dal video in basso.

A chiarire il suoi rapporti con Ciotola è il deputat Borrelli, che in un comunicato afferma: ” Il sig. Ciotola l’ho conosciuto per caso a Maggio scorso (ben prima di qualsiasi elezione e dello scioglimento delle camere avvenuto a Luglio 2022) mentre aiutavo il sign. Ousselle Gnegne ad Arzano, già vittima di un tentato omicidio subito nel 2019 e che rischia di perdere 50% dell’udito. Si tratta di un ragazzo di 32 che lavora ad Arzano, fa le pulizie in una palestra ed è stato vittima più volte di aggressioni razziste e violente. 

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Ciotola mi incontrò a Piazza Ottocali mentre stavo con questa persona a discutere dell’ennesima aggressione ed ero al telefono con il suo medico curante e mi disse di essere un mio estimatore a favore delle legalità. Poi mi invitò a vedere il suo locale che si trova proprio nella piazza e cominciò a girare un video che però non mi convinse e infatti glielo dissi, proprio mentre lo girava. Non c’era campagna elettorale in quel periodo, non ho mai rivisto questa persona ma in ogni caso non sarebbe cambiato nulla anche se si fosse trattato di un conoscente. Chi fa atti come quello messo in campo da questa e altre persone va condannato senza se e senza ma”.
@francescociotola_off89

Hahahahahhahahaha Tutt cos bell e buon e ija anche borrelli è stato assolto #viralvideos #neiperte #fakebody #fakebody #TheSoundOfAnIcon #fakebody #TheSoundOfAnIcon #DI4RI #perteeee #naples

♬ suono originale – Ciotola Francesco

“Il video vergognoso dell’ambulanza utilizzata per trasportare a sirene spiegate alcuni sedicenti influencer all’inaugurazione di un esercizio commerciale nel centro di Napoli ha costituito un danno d’immagine molto serio alla professionalità degli operatori sanitari impegnati in missioni di soccorso in emergenza. Di certo la sanzione irrisoria di 89 euro a carico della società di ambulanze ‘San Luca’, che secondo le prime informazioni apprese dalla Polizia Municipale, pur avendo i mezzi assicurati non sarebbe titolata per il trasporto privato nel Comune di Napoli, è infinitamente inadeguata ai danni provocati. Bisogna provvedere al ritiro di ogni autorizzazione e a una denuncia penale”. Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

Peccato che questo secidente tiktoker, come definito da Borrelli, era una persona nota a lui.

I fatti dell’ambulanza

L’episodio risale al 16 marzo scorso ed ha fatto molto discutere per il video andato in rete e diventato subito virale.
La multa è scattata per la violazione dell’articolo 177 del Codice della Strada, commi 1 e 4, che norma la “Circolazione degli autoveicoli e dei motoveicoli adibiti a servizi di polizia o antincendio e delle autoambulanze”, e che prevede una multa da 87 a 344 euro in caso di violazione. Nel caso specifico, la sanzione è stata di 87 euro, che scendono a 60,90 euro se pagati entro 5 giorni. Il conducente dell’ambulanza avrebbe fatto “uso del dispositivo supplementare di allarme e del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante, sebbene non ricorressero urgenti motivi di istituto”.

In pratica la sanzione è scattata perché non c’era un valido motivo per tenere accesi sirena e lampeggiante dell’ambulanza, che devono essere utilizzati solo per motivi connessi ai soccorsi sanitari urgenti, come prevede la normativa, per farsi largo, appunto nel traffico e salvare vite umane.

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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