Ancora 9 giorni ci separano dal prossimo match del Napoli, ma Antonio Conte non perde tempo: in allenamento prove di moduli, tattiche e interpreti. Ieri, nella partitella con la Puteolana, l’allenatore del Napoli ha fatto riassaggiare il campo all’infortunato Neres, provandolo come esterno destro nel 4-2-3-1. Ma resta un’incognita la chiave tattica con cui il Napoli interpreterà le partite fino a fine stagione.
Il ruolo di Neres nel Napoli che lotterà fino alla fine
Come ci fa sapere La Repubblica nell’edizione di oggi, nell’allenamento di ieri con la Puteolana l’attenzione era sull’ala brasiliana: “David Neres, ieri osservato speciale nell’allenamento congiunto del Napoli contro la Puteolana (in rete Simeone e Ngonge) che gioca in serie D. Il brasiliano ha giocato prevalentemente a destra nel 4-2-3-1 provato da Conte. Il Milan è ancora lontano, ma Neres punta al rientro. Il popolo azzurro conta sul suo talento”. 2-1 il risultato con la compagine di serie D quindi, al tabellino Simeone e Ngonge. Neres nel corso di questa stagione al Napoli ha prevalentemente giocato a sinistra, quando mancava Kvaratskhelia prima della partenza del georgiano, alternando qualche sprazzo di partita a destra al posto di Politano. Ma grazie alla sua duttilità, Neres può rendere allo stesso modo spaziando su tutto il fronte offensivo.
La questione modulo: sacrifici necessari
La domanda da porsi adesso è se il recupero di Neres influenzerà le scelte tattiche di Conte, che sembrava essere passato, più per necessità che per scelta, al 3-5-2 con il tandem Raspadori-Lukaku. L’italiano ha giovato particolarmente da questa scelta, trovando una continuità realizzativa e di minutaggio che finora non aveva ancora espresso a Napoli. Ma i recuperi di Anguissa, Neres e Olivera mettono in dubbio questa soluzione, viste anche le ultime prestazioni non al livello delle concorrenti Atalanta e Inter. Intanto i tifosi del Napoli hanno già reso sold out il Maradona per la sfida del 30 marzo con il Milan.