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mercoledì, Maggio 1, 2024
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“Nemmeno Melito li batte”, per il boss Abbinante il clan di Caivano era più forte degli Amato-Pagano

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Poco più di dieci chilometri dividono il rione Monterosa da Caivano, ma questa distanza sarebbe stata abbattuta in nome degli affari. L’orizzonte criminale della camorra è costantemente  in divenire, soprattutto, quando si tratta tornare a fare soldi dopo i blitz delle forze dell’ordine, le condanne ai processi e le faide tra le famiglie scissioniste.

Nel luglio del 2018 Arcangelo Abbinante avrebbe confidato al suo fedelissimo Paolo Ciprio l’apprezzamento, peraltro corrisposto, per il boss Nicola Sautto, arrestato nel 2019, in un’intercettazione ottenuta grazie ad una microspia piazzata in auto: “Hai visto come mi ha detto? Mi ha detto che per lui è stato un piacere conoscermi e che Nicola non fa altro che parlare di tuo padre“.

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Dunque il boss descrive il sistema di Caivano tra i più forti, in quel momento, affermando che nemmeno “Melito”, cioè gli Amato – Pagano, può competerci. I retroscena sono emersi nell’ultima inchiesta della Dda che ha colpito l’organizzazione criminale del Monterosa e, dunque, i citati esponenti degli altri clan non sono indagati.

L’INTERCETTAZIONE TELEFONICA

Arcangelo Abbinante: Hai capito che stanno guadagnando proprio i soldi a Caivano.

Paolo Ciprio: Ieri è venuto “Enzuccio O’ Niro” e ha detto che Caivano li sta
uccidendo e che ormai stanno loro!!

AA: Paoluccio, a discorso oggi ci stanno loro. 

PC: Si lo so!!

AA: Lavorativamente, perché hanno…

CP: I soldi!!

A A: Melito nemmeno li batte!!!

I RAPPORTI TRA GLI ABBINANTE E I SAUTTO SVELATI DAL PENTITO

Anche il collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio, ex capopiazza del Parco Verde e uomo di fiducia dei vertici dei Sautto-Ciccarelli, ha confermato i rapporti tra cosche nel novembre 2020: “Con il clan Abbinante avevamo rapporti con il genero di Giovanni Esposito detto o’ muort, ed i figli di Esposito, per ragioni di cocaina che vendevamo a loro. Scarcerato Antonio Abbinante, dopo un po’ io e Genny Sautto e Domenico Ciccarelli, siamo andati a casa di Antonio Abbinante nel Monterosa… A questo incontro Antonio Abbinante ci disse che aveva chiarito con gli Amato-Pagano, che si erano fatte le guerre per errore, che avevamo troppi carcerati, che bisognava fare affari“.

Sui rapporti con la camorra caivanese anche il collaboratore di giustizia Nunzio Montesano, ex scissionista di Secondigliano e pusher del Parco Verde di Caivano, ha parlato di un incontro in casa di Dario De Felice. Nel 2013 il ras degli Abbinante avrebbe incontrato Nicola Sautto per ottenere il recupero di somme di denaro dovute da alcuni corrieri. In quell’occasione il boss di Caivano avrebbe azionato un dispositivo per evitare che i telefoni cellulari fossero individuati e localizzati.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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