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venerdì, Aprile 26, 2024
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Nicola bruciato vivo a Frattamaggiore, la vittima riconosce Pezzella dopo l’aggressione

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Ha avuto “esito positivo”, secondo la Procura di Napoli Nord, l’incidente probatorio iniziato alle 14 nel Policlinico di Bari dove è ricoverato Nicola Liguori. L’uomo sarebbe stato dato alle fiamme la notte dello scorso 30 giugno. Liguori era su una panchina di Frattamaggiore, intento a videochiamare la fidanzata, Giuseppina Mosca, che ora è teste chiave dell’indagine.

Nicola Liguori ha risposto alle domande del Gip di Bari

Secondo quanto si è appreso, Liguori con voce strozzata, ha risposto alle domande che gli venivano rivolte dal giudice per le indagini preliminari di Bari. Al colloquio hanno presenziato, inoltre: il pubblico ministero di Napoli Nord Alberto Della Valle, Pasquale Pezzella – colui che viene accusato di essere l’autore del gesto. Oltre all’avvocato Fernando Pellino, legale dell’indagato. Le autorità hanno registrato le dichiarazioni rese dalla vittima, verranno poi trascritte per essere allegate al fascicolo d’indagine.

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Le accuse a Pezzella arrivano soprattutto dai familiari della vittima

Ad accusare Pezzella sono il fratello e la madre di Liguori, che hanno raccolto le sue parole prima che venisse soccorso dai sanitari. Ma soprattutto la sua fidanzata, con la quale Nicola era al telefono al momento dell’aggressione. La donna, infatti, ha riconosciuto in Pezzella la persona che ha visto, durante la video-chiamata, aggredire il fidanzato alle spalle. Tuttavia, secondo il legale dell’accusato, la ricostruzione della donna sarebbe fuorviante. Infatti la donna descrive l’aggressore imberbe, mentre Pezzella da anni porta il pizzetto e i baffi.

Secondo il legale dell’accusato non ci sarebbero sufficienti prove a sostegno dell’accusa

Sui particolari dell’incidente probatorio riguardante Nicola Liguori (il secondo dopo quello dello scorso 18 luglio che ha visto protagonisti la madre e il fratello della vittima), si mantiene uno stretto riserbo. Tuttavia, secondo il legale dell’indagato, Liguori, oltre al nome di battesimo (Pasquale, ndr) non avrebbe fornito ulteriori elementi tali da indicare inequivocabilmente Pezzella quale suo aggressore.

 

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