Non solo droga. Raffaele Mauriello gestiva anche un altro affare: la vendita dei telefoni criptati. Lo ha confermato lo stesso ras degli Amato-Pagano davanti ai magistrati: “Oltre a quello che mi dava Imperiale, guadagnavo dei soldi anche vendendo telefoni criptati a Napoli. Me ne occupavo per mio conto ma poi li prelevavano delle persone di Imperiale, ma era un’attività mia. Nei telefoni viene inserita solo una sim per il traffico dati. Per renderli criptati gli Iphone vengono collegati ad un computer dell’Apple, un programma aggiorna il telefono, cancella tutte le altre APP e installa solo la APP di SKY ECC, a quel punto si inserisce un codice fornito dai venditori olandesi. Era possibile contattare chiunque avesse un PIN, conoscendolo. A Napoli se ne occupava Omissis. Io li vendevo a 1.500 euro. Tutti i soldi andavano a Imperiale che poi, a fine mese, me li restituiva tutti. Il contatto dei fornitori olandesi lo avevo salvato come “SICY SUPPORTER”. Dopo SKY ECC, abbiamo utilizzato -OMISSIS- anche con quel sistema criptato abbiamo continuato a fornire telefoni a Napoli”.
Non solo droga, Mauriello gestiva anche il business dei telefoni criptati a Napoli: “Così funzionava il sistema”
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.