Avrebbe compiuto 12 anni, oggi, Loris Stival. Tutti dovrebbero ricordarsi del delitto di Santa Croce Caterina. Un caso di infanticidio avvenuto il 29 novembre 2014. L’unica indagata per l’omicidio è la madre del piccolo ucciso, Veronica Panarello. È stata lei la prima a recarsi dai carabinieri per denunciare la scomparsa del piccolo. Aveva affermato di averlo accompagnato a scuola e di non averlo trovato all’uscita. Solo col tempo andare, un contadino ha trovato il cadavere di un bimbo in una fossa nel Mulino Vecchio. In seguito l’autopsia: il piccolo era stato strangolato. La madre, dopo un interrogatorio, venne arrestata per omicidio e occultamento di cadavere.
LA COMMOVENTE LETTERA DEL PADRE DI LORIS STIVAL
Sono ormai passati 4 anni dalla morte del bambino, ucciso nel Ragusano. Ed oggi che è il suo compleanno, il padre ha colto l’occasione per rivolgersi a lui, con la speranza che suo figlio possa ancora sentirlo.
IL CONTENUTO
“Ciao Loris, oggi è il tuo dodicesimo compleanno, il quarto che non festeggi insieme a noi e ai tuoi compagni”, ha scritto nella lettera Davide Stival. Da “quando non ci sei più sono cambiate tante cose, troppe, e non è facile mettere insieme i giorni, adesso”. “A volte la vita è ingiusta, però proviamo ad essere forti e cerchiamo di reggere sempre, io e il tuo fratellino: e ci riusciamo perché sentiamo il tuo abbraccio e la forza che ci trasmetti”.
“Vorrei avere il coraggio di svegliarti – continua il padre di Loris – ma so che non è possibile, perché oggi sei tu a insegnare al mondo il valore della vita, proteggendo tutti i bambini dalle ingiustizie. Io lo so che è così, e nessuno potrà infangare mai il tuo ricordo. Lo stesso motivo per cui ho provato a raccontarti in un libro, perché vorrei rimanesse per sempre, per tutti, nero su bianco, come eri bello e chi eri veramente. Perché tutti sappiano la verità, nel tuo nome, nel nome di Loris”.
Infine, gli auguri: “Con lo sguardo verso l’alto e il cuore pieno d’amore voglio immaginarti felice, oggi un po’ di più, anche se non posso accarezzare il tuo viso come ogni genitore e questo mi fa stare male. Tra una lacrima e un sorriso buon compleanno, Loris. Papà”.