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sabato, Aprile 27, 2024
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Omicidio per mancata precedenza in strada, imputato patteggia la condanna a 3 anni

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Nella tragica vicenda legata a una mancata precedenza stradale, Roberto Di Seri, 43 anni, ha patteggiato una pena di 3 anni di lavori di pubblica utilità. L’imputato era accusato di omicidio preterintenzionale per aver ucciso con un pugno il 60enne Roberto Delrio. Causa della lite fu un incidente stradale ad Alghero.

La sentenza che ha ratificato il patteggiamento concordato dagli avvocati difensori Luca Sciaccaluga e Alessandra Delia, è stata pronunciata questa mattina dal giudice Gianpaolo Piana del Tribunale di Sassari.

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La tragedia di Roberto Delrio

L’accaduto risale allo scorso anno. Roberto Delrio si trovava in auto con suo figlio e all’incrocio tra via Barraccu e via XX Settembre, aveva ignorato lo stop, mettendo a rischio la vita di Roberto Di Seri che stava passando in sella alla sua motocicletta. Da lì è scaturito uno scambio di insulti. Pochi minuti dopo la lite è presto degenerata in uno scontro fisico. Il culmine della lite è stato raggiunto quando un pugno sul volto  ha fatto precipitare Delrio a terra, sbattendo la testa sul marciapiede. Nonostante il tentativo di soccorso da parte dell’aggressore e di altre persone presenti durante la lite, il 60enne ha perso conoscenza e è stato ricoverato in rianimazione. Dopo sette giorni di coma, purtroppo, Roberto Delrio ha perso la vita.

La richiesta della famiglia della vittima

La famiglia di Delrio, rappresentata dall’avvocato Stefano Carboni, non intende fermarsi nella ricerca di giustizia. Delusi dalla sentenza, proseguiranno la battaglia attraverso una causa civile e la richiesta di un risarcimento di 2 milioni di euro.

“Sono la mamma di un figlio cui, per futili motivi, è stata tolta la vita ormai quasi un anno fa. Certo, per tutte le madri i propri figli sono i migliori del mondo. Al di là di questa ovvietà, la grande partecipazione alle esequie, gli innumerevoli attestati di stima, di amicizia e di riconoscenza non solo morale, oltre a riempirmi il cuore di orgoglio, dimostrano che il mio Roberto era apprezzato. Mio figlio era benvoluto e conosciuto come persona perbene e onesta. Come tale, la sua scomparsa ha suscitato e suscita tuttora in familiari, parenti, amici, colleghi e semplici conoscenti”, ha detto la mamma addolorata.

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