È giallo su quanto accaduto quest’oggi all’ospedale Monaldi. Secondo alcune testimonianze un uomo, che si sarebbe identificato come guardia giurata, avrebbe tentato l’ingresso all’interno del nosocomio di via Leonardo Bianchi a bordo della propria auto con un giubbotto antiproiettile e addirittura armato di pistola. Ipotesi, quest’ultima, però ancora da confermare.
A quel punto, sempre secondo voci sin qui circolate, il soggetto avrebbe tentato di raggiungere a piedi l’interno del Monaldi insospettendo gli addetti alla sicurezza presenti. In poco tempo sono addirittura scattate le procedure di allarme antiterrorismo con una decina di volanti della Polizia di Stato accorse all’ospedale a tutta velocità.
L’uomo sarebbe stato poi bloccato e la situazione via via tornata alla normalità.
Arriva il comunicato dell’ospedale
“Le guardie giurate in servizio presso l’ospedale Monaldi, che ringrazio per la prontezza e per la professionalità, hanno agito secondo procedura e, di fronte al presunto allarme, hanno immediatamente attivato la macchina, a tutela della sicurezza degli utenti e del personale in servizio presso la struttura e hanno allertato le forze dell’ordine, che sono tempestivamente arrivate sul posto.
Nonostante il momento concitato, tutto è stato gestito nel migliore dei modi grazie anche alla professionalità di tutto il personale che si è preoccupato di rassicurare l’utenza per evitare di generare il panico” lo dichiara Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli in merito in merito a quanto accaduto oggi al Monaldi.
Alla fine di una giornata convulsa, sono emersi dettagli. Protagonista della storia è un 45enne residente in via Epomeo e che si era recato al Monaldi per sostenere una visita medica. L’uomo, come appurato dalla Polizia di Stato, al momento in cui ha deciso di entrare nel nosocomio con l’auto per parcheggiarla all’interno ha detto di essere un rappresentante delle forze dell’ordine, cosa risultata non vera. Il 45enne non aveva con sè nè la pistola, una beretta regolarmente detenuta per uso sportivo, nè il giubbotto antiproiettile quando è stato perquisito dagli agenti senza opporre nessuna resistenza. Per lui, in ogni caso, scatterà la denuncia a piede libero per procurato allarme e una multa per usurpazione del titolo visto che paventato la sua appartenenza alle forze dell’ordine.
