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martedì, Aprile 30, 2024
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“Paolo Di Lauro e la fidanzatina russa facevano vita di coppia”, il retroscena raccontato Saviano

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Roberto Saviano ha svelato un retroscena sulla vita privata del boss Paolo Di Lauro nel suo ultimo libro Noi due ci apparteniamo. Sesso, amore, violenza, tradimento nella vita dei boss. Lo scrittore napoletano ha raccontato la relazione extraconiugale nata tra il padrino secondiglianese e una giovane ragazza, episodio riportato anche dal Il Corriere della Sera: “Paolo e la ragazza russa iniziano a fare vita di coppia, escono insieme, cenano insieme, si chiudono per ore in camera senza dare notizie. Fra Scampia e Secondigliano, nel frattempo, è esplosa la sanguinosa faida tra il clan Di Lauro e quello degli scissionisti che vogliono prendere le redini del narcotraffico. Ma a Paolo non interessa nulla. Anche da latitante, segue la sua fidanzatina ovunque lei vada, mentre i poliziotti seguono lui. Quando lei, dopo aver deciso di tornarsene in Russia a casa dei genitori, sparisce, il boss la segue anche lì, andando a stabilirsi nella casa di famiglia“. Dunque secondo Saviano Ciruzzo ‘o milionario sarebbe scomparso proprio allo scoppio della prima faida di Scampia.

IL RACCONTO DI SAVIANO SULLA FIDANZATINA DI PAOLO DI LAURO

LA NASCITA CRIMINALE DI PAOLO DI LAURO

Non è la prima volta che Saviano racconta alcuni episodi della vita di Paolo Di Lauro, infatti, in Kings of Crime ha ricostruito la genesi criminale  “Ha iniziato come magliaro, ossia venditore di ‘pezze’ usate nei mercatini di Napoli. Poi ha iniziato a delinquere, diventando il braccio destro del boss di allora Aniello La Monica. Di Lauro è stato il primo  ha fiutare il business della droga ed in breve tempo, dopo aver ammazzato il suo padrino, ha trasformato Scampia e Secondigliano nella più grande piazza di spaccio d’Europa con un fatturato di 15 milioni di euro al mese”.

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Aniello La Monica il primo boss di Secondigliano: il nemico di Cutolo fu ucciso da Paolo Di Lauro

Da tutti veniva chiamato Anielluccio ‘o pazzo per la sua crudeltà e spietatezza. Aniello La Monica si può considerare l’anello di congiunzione tra la vecchia camorra degli anni Sessanta e la nuova Camorra, soprattutto è stato un grande nemico di Raffaele Cutolo. La sua figura è stata approfondita nel programma di Roberto Saviano su Paolo Di Lauro. Ed in effetti La Monica è considerato il padre criminale di Paolo Di Lauro.

Saviano ha raccontato che il soprannome di La Monica era ‘il macellaio’ non solo perché da giovane aveva fatto quel lavoro ma anche perché era spietato con i nemici tanto da ucciderli e farne a pezzi il cadavere. Pian piano si costruì il suo gruppo di cui facevano parte
Paolo Di Lauro, Paolo Micillo, Mimì Silvestri, Raffaele Abbinante, Rosario Pariante, Raffaele Prestieri ed Enrico D’Avanzo.

Ma La Monica non fece in tempo a capire che Paolo Di Lauro, a cui lui aveva affidato il ruolo di cassiere, voleva scansarlo. Come ha raccontato Saviano cercò di uccidere Ciruzzo ‘o milionario ma quest’ultimo sfuggì ad un agguato e capì che era proprio La Monica ad aver organizzato tutto. Così insieme al gruppo di fuoco decide di ammazzare La Monica attirandolo in trappola. Fu fatto scendere di casa ed un’auto lo investì, poi fu sparato. Da quel momento è iniziata l’ascesa criminale di Paolo di Lauro.

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