Un palo della segnaletica stradale si è improvvisamente staccato mercoledì mattina nel quartiere collinare dell’Arenella, colpendo un bimbo di tre anni alla spalla. Solo per una fortuita casualità, l’asta metallica con il segnale annesso non ha centrato la testa del piccolo, evitando conseguenze ben più gravi.
L’incidente è avvenuto in via Ugo Palermo, nei pressi di piazza Muzii, mentre il bambino si trovava con la madre. Immediato l’intervento dei passanti, che hanno allertato il 118 e cercato di rassicurare la donna visibilmente sotto shock. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale pediatrico Santobono e dimesso nel giro di poche ore con una prognosi di tre giorni per lievi escoriazioni.
Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale, guidata dal comandante Ciro Esposito, che ha provveduto a mettere in sicurezza l’area e rimuovere il palo incriminato, con il supporto della Protezione Civile. Le condizioni del segnale – visibilmente ossidato alla base – hanno sollevato nuove polemiche sulla sicurezza dell’arredo urbano e della segnaletica stradale in città.
A sollevare l’allarme sono stati il deputato Francesco Emilio Borrelli e Rino Nasti, capogruppo di Europa Verde nella quinta municipalità, che hanno richiesto “un intervento urgente di verifica di tutti i pali della segnaletica e pubblicitari, molti dei quali presentano corrosione per agenti atmosferici e urina“.
L’episodio riporta alla memoria tragedie già vissute a Napoli: dal crollo del lampione che uccise Fabiola Di Capua nel 2006, al dramma di Salvatore Giordano, travolto dai calcinacci della Galleria Umberto nel 2014. L’ultimo caso, quello della 30enne Chiara Jaconis, colpita mortalmente da un oggetto caduto dall’alto a settembre 2024, è ancora avvolto nel mistero.
Ogni incidente riaccende l’urgenza di una manutenzione ordinaria più efficace per evitare che episodi evitabili si trasformino in tragedie annunciate.