Tra qualche giorno apparirà, come ogni anno, sulle nostre tavole la classica colomba, ma perché questo soffice dolce si mangia proprio a Pasqua? La risposta è di carattere religioso, anche se vi è un’altra pista meno di spirito e più di sostanza.
Perché si mangia la colomba a Pasqua?
Il simbolismo della colomba è ben raccontato nel libro della Genesi quando, dopo la fine del diluvio universale vi è l’inizio di una nuova epoca per l’umanità. “Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra”. La colomba per sancire la riconciliazione con il creato, che porta il volatile ad essere nell’immaginario collettivo il simbolo della pace. Simbolo presente sulle nostre tavole sottoforma di un soffice dolce, più o meno farcito a seconda dei gusti dei commensali.
Oltre la fede vi è anche una traccia storica, legata al re longobardo Alboino che, per festeggiare la conquista di Pavia, chiese ai nobili di portargli in dono il giorno di Pasqua oro, pietre preziose e 12 ragazze. In quell’occasione il cuoco di corte creò un dolce soffice e leggero a forma di colomba per ricordare i decori del duomo di Pavia.
