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venerdì, Aprile 26, 2024
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«Ringrazia che sei vivo ancora», una vittima del pizzo costretta ad andare dal boss

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Una richiesta ben precisa. Ventimila euro per ‘mettersi apposto’. I tentacoli del racket del clan Mauro sulle attività commerciali dei Miracoli e dei Vergini. C’è anche questo nell’avviso di chiusura indagini nei confronti dei soggetti facente parte del gruppo che, da vico Pacella ai Miracoli, attraverso alleanze e accordi ‘di convenienza’ cercavano di imporre il loro dominio sui vicoli del centro. Tra gli episodi più cruenti quello del pestaggio e dei continui atti intimidatori nei confronti del titolare di un esercizio commerciale del quartiere. Protagonisti di questo clima di violenza e di omertà lo stesso boss Ciro Mauro, suo figlio Alfredo e i loro sodali come Carlo Fiorito, Vincenzo Leonardo e Antonio Chiaro. E’ il 18 ottobre 2017 quando Carlo Fiorito, insieme ad un’altra persona (ancora da identificare) picchiavano in strada, con casco da motociclista, il titolare di una panetteria. Qualche giorno dopo lo stesso vedrà la sua Smart danneggiata.

E’ l’8 novembre invece la data più significativa. L’uomo viene avvicinato in strada da Fiorito e da Leonardo in via Michele Tenore (nei pressi di via Foria) intimandogli di andare a casa di Ciro Mauro:«Devi venire sopra, ti vuole lo zio Ciro». Di lì a poco lo stesso, in compagnia dei due, si troverà al cospetto del ‘milionario’ e dei suoi familiari. Mauro, con tono minacciosi, gli intimava di pagargli un’estorsione da 20mila euro:«Ringrazia a me che sei ancora vivo e non morto, ci devi portare 20mila euro, poi dopo la consegna ti spiegherò il motivo di questa richiesta, non chiedere aiuto a nessuno perchè nessuno ti può aiutare». Passa qualche settimana e il 20 novembre l’uomo viene costretto con la forza a salire sullo scooter di Vincenzo Leonardo e portato nel vicolo accanto all’abitazione dei Mauro dove, ad attenderlo, ci sono il capoclan e i suoi che iniziano a tempestarlo di domande sul perchè non avesse ancora provveduto al pagamento dei 20mila euro:«Ora mi devi portare 10mila euro, i ragazzi ti colpiscono perchè devono crescere, i soldi me li devi portare subito». La prima tranche della somma verrà poi consegnta, come si evince da un’informativa della polizia, nelle mani di Alfredo Mauro, figlio di Ciro, che gli intimava di seguire «i consigli del padre».

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