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domenica, Aprile 28, 2024
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Viadotto autostradale crollato per la frana, aperta inchiesta: “E’ stato devastante”

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Il maltempo non dà tregua all’Italia, molte regioni, dal Nord al Sud, di nuovo sottacqua per le forti piogge che hanno fatto scattare l’allerta rossa in molte zone. Numerosi i danni, e i disagi, con strade chiuse, smottamenti e frane.

La “frana che ha distrutto il viadotto sull’A6 contiene circa 15 mila metri cubi di materiali che sono ancora in bilico“. Lo hanno detto Nicola Casagli dell’Università di Firenze e Luca Ferraris della Fondazione Cima, centri di competenza della Protezione civile nazionale, al termine del sopralluogo aereo sulla frana.

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La frana, composta da circa 30 mila metri cubi di materiale, è scesa da un’altezza di 300 metri velocissima, ‘correndo’ a circa 20 metri al secondo. “E’ stata rapidissima – hanno detto gli esperti – e calcolando la velocità con la quantità di massa l’impatto sui piloni è stato devastante“. Secondo Casagli e Ferraris, è stata la grande quantità di pioggia caduta il mese scorso a provocare lo smottamento di un terreno che è stato agricolo e abbandonato in una zona considerata a rischio da moderato a basso. “La frana ora sembra ferma – hanno detto gli esperti – ma i 15 mila metri cubi di materiale potrebbero scendere in qualsiasi momento ampliando i fianchi dello smottamento”.

La probabile causa del crollo del viadotto ‘Madonna del Monte’ sulla A6 potrebbe essere “l’impatto della massa di fango, scesa velocissimamente da un’altezza considerevole e lungo un bacino stretto, sui piloni del viadotto stesso, hanno detto i due esperti.

I vigili del fuoco hanno terminato le verifiche sul viadotto crollato e hanno ufficialmente chiuso le ricerche: non ci sono dunque né auto né persone coinvolte nel crollo. “Sono stati effettuati sondaggi e carotaggi dell’impalcato tramite penetrazioni e telecamere di ricerche – dice il comando generale del Corpo – E tutte le zone di accumulo di fango sono state sondate, così come l’alveo a valle del crollo”. I vigili del fuoco, con team Usar, hanno ispezionato il metanodotto Snam che passa sotto il viadotto, verificandone “l’integrità funzionale”. Terminate le ricerche, sono ora in corso le operazioni per la messa in sicurezza dell’alveo, visto il peggioramento delle condizioni meteo atteso per domani.

Intanto arriva un appello dalle vittime del Ponte di Genova: “Per pura casualità e per immensa fortuna non sono decedute altre persone innocenti, e non ci sono altri familiari sprofondati nel dolore; i cittadini devono essere protetti. Vogliamo un impegno serio del nostro Governo e del Parlamento affinché il nostro Paese sia messo in sicurezza e ogni viaggio non diventi una roulette russa”. Lo chiede al governo Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del ponte Moranti. “Per noi ieri e’ stato come tornare indietro di 15 mesi e ci ha lasciati ancora una volta senza fiato” aggiunge

La procura di Savona, che indaga sul crollo del viadotto della A6 Madonna del Monte, ha avviato accertamenti anche sullo stato dei piloni del viadotto nel tratto tra Altare e Ferrania. “Abbiamo fatto alcuni sopralluoghi ma per chiarire i fatti ci vorrà tempo” ha detto il procuratore capo Ubaldo Pelosi. A chi gli chiedeva se quanto successo si debba attribuire a problemi strutturali su piloni o collina Pelosi ha risposto: E’ impossibile dirlo adesso, sono oggetto delle indagini”. Mentre il professor Nicola Casagli, l’esperto di frane docente dell’Università di Firenze, sta sorvolando l’area della frana, proseguono gli accertamenti della Polstrada che attraverso le telecamere di sorveglianza installate sull’autostrada cerca di capire se al momento del crollo stessero passando mezzi. Analogamente, vanno avanti le ricerche dei Vigili del fuoco sulla massa della frana.

Chiuso svincolo A2 per allagamento

L’ingresso allo svincolo dell’autostrada A2 del Mediterraneo a Falerna, nel catanzarese, in direzione nord, è temporaneamente chiuso a causa dell’allagamento e per la presenza di detriti sulla strada.
Disagi, segnala l’Anas, anche sulla statale 18, temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni a causa dell’allagamento della sede stradale a Pizzo, nel vibonese. Il traffico viene deviato lungo l’A2 dallo svincolo di Pizzo a quello di Lamezia Terme. A causa delle piogge, due costruzioni situate in prossimità di una frana attiva dal 2006, sono crollate a Triparni, frazione di Vibo Valentia. La pioggia, caduta per tutta la notte, secondo le previsioni dovrebbe essere in esaurimento in giornata. L’Arpacal segnala “un generale miglioramento” e anche per quanto riguarda i corsi d’acqua, gli idrogrammi indicano “una fase di esaurimento del colmo di piena”. Il presidente della Regione Mario Oliverio, intanto ha annunciato la richiesta al Governo richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza.

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