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sabato, Aprile 27, 2024
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Poeti in crescita, la giuglianese Maria Ponticiello del liceo De Carlo si aggiudica il primo posto

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In un’atmosfera quasi irreale, nell’incantevole location de “Le Mura della Valadier”, si è svolta la IV edizione della gara poetica nazionale “Carpe Diem, patrocinata dal Comune di Frascati e organizzata dall’associazione “Di Terra e Di Parole”.

L’evento ha avuto luogo sabato 12 gennaio, alla presenza del Sindaco Roberto Mastrosanti e dell’assessore alla Cultura Emanuela Bruni, e ha visto la partecipazione di ben quattrocento poesie in gara.

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La competizione poetica, suddivisa in tre categorie: Poeti nascenti dai 3 a i 13 anni, Poeti in crescita fino ai 17 anni e Poeti adulti, ha visto la partecipazione di numerose scuole locali e nazionali. Erano presenti anche insegnanti e studenti della scuola del Montenegro “Pavle Rovinski”.

Un folto pubblico, in gran parte composto da giovani studenti, hanno ascoltato con grande attenzioni le poesie vincitrici. Alla fase finale sono arrivati dieci concorrenti per ogni categoria. Per le poesie dei piccoli la vittoria finale è andata a Greta Angelantoni con “Una Notte”. Per la sezione adulti la prima classificata è risultata la romana Marzia Loretelli con la poesia “Un giorno diverso”, mentre ad aggiudicarsi il primo posto per la categoria Poeti in crescita è stata la giovane studentessa Maria Ponticiello del Liceo Scientifico “A. De Carlo” di Giugliano in Campania con la poesia “Prospettive”. I  tre vincitori sono stati premiati con un trofeo in ceramica della bravissima Paola Santangeli.

La serata, poi, è proseguita con le numerose iniziative che hanno permesso ai numerosi presenti di gustare a pieno la fantastica struttura delle Mura del Valadier e l’evento di poesia: arte e musica, con il prologo di Maria Paola Rossi e i suoi allievi. Si è infine conclusa con un incontro conviviale e con la presidentessa Ventura che ha dato appuntamento al prossimo anno con la V edizione di “Carpe Diem”, con la convinzione che la poesia aiuterà a migliorare chi l’ama, la divulga, la regala.

di Paolo Buonanno

 

Prospettive

 

E’ dinanzi a me.

Indossa la sua solita vestaglia.

Gli dico ” Sono qui”

mi risponde” Sentivo il tuo respiro”.

 

“Papà mi chiedevo se conosci il buio”.

“Se mi spieghi cosa sia potrebbe darsi”.

“Il buio crea smarrimento,

è quando non si vede nulla”.

“Lo conosco bene piccola !

Il mio buio è il silenzio,

è quando mi sento solo”.

 

“E mi chiedevo papà se conosci il rosso.

E’ quel colore che ti acceca,

quello dei titoli dei libri,

non puoi non notarlo”.

” Il mio rosso è il fuoco,

il sole, puoi non vederlo

ma non puoi non avvertirlo!”

 

“Papà cosa provi quando ti sono vicina?”

“Le tue parole mi fanno ridere il cuore,

il tuo profumo mi rasserena,

quando mi stringi la mano non ho più confini.

Non ho bisogno di vederti per sapere che ci sei”.

 

Così io gli descrivevo le tinte del mondo

lui le sfumature della vita.

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