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venerdì, Aprile 26, 2024
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Preso latitante del clan dei Casalesi, si nascondeva nel basso Lazio

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L’operazione della Squadra Mobile di Caserta è stata rapida e precisa. Le indagini andavano avanti in gran segreto da mesi. Gli agenti hanno fiutato le tracce, le hanno seguite a basso profilo per evitare di far scattare l’allarme. Anche il minimo errore, in questi casi, può pregiudicare la riuscita del piano operativo. Parliamo della cattura di un latitante, considerato di alto profilo. Un uomo fidato del boss Michele Zagaria. Anzi, molto più che fidato. L’obiettivo della Squadra Mobile era Giovanni Diana, classe ’62: per tutti, il prestanome di Zagaria. A lui venivano intestate proprietà e beni, oltre a diversi conti bancari. Per i clan camorristici, gli arresti dei prestanome sono un po’ come disgrazie. Bruciati loro, stessa cosa accade anche ai beni a loro intestati. L’arresto di Giovanni Diana, di rimando, è un colpo letale ad una fetta importante di tesoro nascosto della paranza Zagaria. Il latitante si nascondeva a Ceccano, paesino del basso Lazio, aiutato da un allevatore. Dietro le sbarre anche lui, ovviamente.

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