È intervenuto ai microfoni di RadioUno il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in relazione al fenomeno del bradisismo e all’aumento dell’attività sismica nella zona dei Campi Flegrei. Il primo cittadino ha provato a calmare la tensione accumulatasi sul tema ribadendo la continua osservazione dei fenomeni e l’effettiva validità dei piani di evacuazione esistenti. Intanto, vediamo anche quali sono effettivamente tali piani.
Le parole del sindaco Manfredi sull’eventuale evacuazione della popolazione
“L’evacuazione è legata a una possibile eruzione, non c’è evacuazione per le scosse. Ci sarà eventualmente un’evacuazione perchè la risalita magmatica, che oggi non c’è, aumenterà le scosse che saranno però precursori di un’eventuale, teorica e lontanissima eruzione. Dobbiamo distinguere l’aspetto sismico da quello eruttivo“. Così il sindaco Manfredi, che sottolinea la necessità di non allarmarsi eccessivamente per le scosse, in relazione al piano di evacuazione, in quanto quest’ultimo è necessaria soltanto in caso di eruzione, che, come dice, è “teorica e lontanissima“. Manfredi aggiunge poi che il Comune di Napoli sta “rivedendo il piano d’emergenza realizzato diversi anni fa e continuamente aggiornato, per tenere conto del cambiamento di alcune strade per un eventuale miglioramento delle vie di fuga rispetto a quelle previste dieci anni fa. È un piano che mette in moto la popolazione se c’è una possibile eruzione”.
Il nuovo Decreto Legge nazionale per i Campi Flegrei: dove andrebbero gli sfollati in caso di esodo
Oltre al Comune di Napoli con il sindaco Manfredi, anche il Governo lavora alla questione. Il Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha annunciato al TG1 l’imminente pubblicazione di un nuovo decreto legge di livello nazionale sulla questione Campi Flegrei. Tale decreto riguarderà l’eventuale esodo (in casi estremi) della popolazione dei comuni colpiti dal fenomeno del bradisismo, ossia il sollevamento o abbassamento del suolo dovuto alle attività vulcaniche. La misura prevederà: assistenza alla popolazione, misure di allontanamento temporaneo, analisi delle vulnerabilità del patrimonio edilizio, realizzazione di un piano per la comunicazione delle emergenze e potenziamento delle strutture e dei presìdi della Protezione civile presso gli enti locali.
Il piano per l’esodo della popolazione dei Campi Flegrei si andrà ad aggiungere e affiancare a quello già esistente per il Vesuvio. Questi sono i comuni di destinazione eventuale:
-gli abitanti di Monte di Procida verso Abruzzo e Molise;
-quelli di Bagnoli in Basilicata e Calabria;
-parte degli abitanti di Giugliano andranno a Bolzano e Trento;
-quelli di Soccavo andranno in Emilia-Romagna;
-parte degli abitanti di Chiaiano andrà in Friuli-Venezia-Giulia;
-quella di Fuorigrotta saranno destinati al Lazio;
-parte di Marano di Napoli in Liguria;
-quelli di Pozzuoli andranno in Lombardia;
-gli abitanti di Bacoli tra Marche e Umbria;
-parte del Vomero verso Piemonte e Valle d’Aosta;
-quelli di Pianura andranno Puglia;
-una parte di San Ferdinando e Chiaia verso la Sicilia;
-coloro che abitano a Posillipo andranno in Sardegna;
-gli abitanti di quarto andranno in Toscana;
-quelli di Arenella andranno in Veneto.
La mossa dei comuni contro l’aumento del panico generale