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venerdì, Maggio 3, 2024
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Ciro ucciso a Ponticelli, il pentito contro De Luca Bossa e Gabriella Onesto: «Sapevano che avrebbero commesso un omicidio»

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Umberto De Luca Bossa sapeva che il giorno in cui fu ucciso l’innocente Ciro Colonna vi sarebbe stato un raid nel circoletto di sua proprietà. Una vera e propria ‘bomba’ quella lanciata dal collaboratore di giustizia Tommaso Schisa che ‘smonta’ di fatto una delle tesi della difesa nel processo che ha visto condannati all’ergastolo il boss Ciro Rinaldi ‘My Way’, ritenuto il mandante, i killer Michele Minichini e Antonio Rivieccio, che avrebbero sparato rispettivamente a Raffaele Cepparulo (vero obiettivo del commando) e a Colonna, Anna De Luca Bossa, accusata di avere fatto da basista e le ‘pazzignane’ Luisa De Stefano (madre dello stesso Schisa) e Vincenza Maione, che avrebbero partecipato all’organizzazione dell’agguato e avrebbero fornito supporto ai sicari per la fuga. Quello che emerge dalla maxi ordinanza di custodia cautelare che ha smantellato i clan di Napoli est è una vera e propria radiografia della mala della periferia orientale dove i De Luca Bossa e i loro alleati sono analizzati in ogni minimo aspetto anche quelli più cruenti. Come quello del 19enne ucciso nel giugno del 2016 mentre si trovava in un circoletto intento a giocare a biliardino. Tra le novità emerse il coinvolgimento nella vicenda di Gabriella Onesto, tra le arrestate del blitz di ieri mattina e compagna di Michele Minichini.

Il pentito:«Sapevano che sarebbe stato commesso un omicidio»

Questo quanto messo a verbale da Schisa in una dei verbali più importanti:«Minichini Michele è fidanzato con Gabriella Onesto, che porta le notizie fuori dal carcere. Ho avuto anche telefoni cellulari in carcere. In particolare, avevo un telefono che dividevo con Alfredo Minichini, Raffaele Aprea e Oliviero a Secondigliano. Tornando all’omicidio Cepparulo, Michele Minichini mi disse che Umberto De Luca Bossa sapeva che avrebbero commesso l’omicidio nel suo circoletto. Era presente nel circolo che è gestito da lui. Onesto Gabriella era a conoscenza dell’omicidio. Si doveva prendere Minichini Michele e Cocò sul posto ed erano andate Maione Vincenza e Ciretta. Non mi hanno precisamente raccontato il ruolo. Maione Vincenza mi disse che lei era a conoscenza. Mi fu detto anche da mia madre e da Minichini Michele. Minichini Alfredo se non sbaglio doveva tenere a casa sua Cocò. La lettera di Minichini Michele al parenti di Colonna è tutta una montatura. L’omicidio di Cepparulo è stato ommesso sia per favorire Ciro Rinaldi sia Michele Minichini. Questi e mia madre m raccontarono tutto. Che al posto di Colonna doveva morire ‘o limone. Minichini Alfredo si lamentava che Cepparulo aveva sparato più volte nel suo giardino. Ero presente quando lui si lamentava del comportamento di Cepparulo. Ho parlato con Alfredo in carcere e lui ha dello che era stato graziato cosi come Onesto Gabriella. Anche loro, per come mi disse, erano coinvolti perché sapevano dell’omicidio, ed avevano partecipato all’organizzazione. In particolare Alfredo mi disse che lui doveva accogliere Cocò a casa sua e lo doveva portare sul luogo dell’agguato. Poiché Cocò era in ritardo quando arrivò, lo accompagnò Vincenza Maione. Mia cugina mi spiegò che a recuperare Michele Minichini e Cocò doveva andare lei insieme a Ciretta ma falla fine erano andate Ciretta e Gabriella Onesto. Me lo disse anche Michele Minichini».

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