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venerdì, Aprile 26, 2024
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Qualiano al voto, 14 tra ex consiglieri e assessori ci riprovano. Assenti eccellenti

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Qualche conferma e qualche esclusione eccellente. Nelle 17 liste elettorali a sostegno dei candidati a sindaci per le amministrative di giugno più di un consigliere uscente, sia di maggioranza che d’opposizione, nonché membri dell’attuale giunta, può sorridere perché avrà la possibilità di tentare riavere un nuovo scranno nel civico consesso di piazza del Popolo. Sono in tutto 14 tra assessori e consiglieri sono a caccia della riconferma.

Partiamo però da chi consigliere uscente non è ma membro della giunta del sindaco Ludovico De Luca. Stiamo parlando del vicesindaco con delega ai Trasporti e Polizia municipale Antonio Castaldo, candidato nella civica “La Rinascita’’, di cui è uno dei principali ispiratori, che tirerà la volata per una seconda vittoria dopo quella del 2013 al primo cittadino. Stesso discorso per Valentina Biancaccio, assessore alla Pubblica istruzione, Cultura, Pari opportunità e Politiche giovanili candidata nel Pd. Nello stesso Partito Democratico, che il candidato sindaco Raffaele De Leonardis ora nel centrodestra ha abbandonato un anno e mezzo fa in polemica con De Luca perdendo così il ruolo di presidente del consiglio comunale, a lottare per rimanere in aula sono i consiglieri uscenti Pasquale Liccardo e Giuseppe Fertuso. Nei Verdi invece, in rampa di lancio è di nuovo Giovanna Giglio mentre in Intesa Popolare c’è Salvatore Apostoli. Nella civica Qualiano Nel Cuore è invece candidato l’assessore ai Lavori Pubblici ed Edilizia Scolastica Davide Morgera e il presidente del consiglio comunale, nonché consigliere metropolitano Domenico Marrazzo il quale non ha potuto utilizzare il simbolo, concesso soltanto in comuni come Orta di Atella, visto che Democrazia e Autonomia di fatto non parteciperà alle amministrative di giugno preferendo concentrarsi sull’imminente congresso per individuare gli organi politici e della segreteria. Smentita la voce che voleva Marrazzo destinatario di una diffida da parte della segretaria demA. Quanto circolato, non corrisponde a verità.

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Per ciò che concerne le opposizioni di centrodestra, ora a sostegno di Raffaele De Leonardis anch’egli consigliere uscente, di nuovo in pista sono per Forza Italia l’ex sindaco e predecessore di De Luca Salvatore Onofaro, Giulio Cacciapuoti e Domenico Di Domenico. Per Fratelli D’Italia, altro partito che appoggia De Leonardis, c’è nuovamente Sabatino Sandro Franzese. Ma non è tutto: conferme anche nella Lega-Noi Con Salvini, partito in cui milita il candidato sindaco Antonio De Rosa. Oltre a lui, c’è di nuovo Giuseppe Musella.

Ma ci sono anche non candidati eccellenti. Il riferimento è a Tommaso Picascia, eletto nell’Udc 5 anni fa e che doveva essere il collante di una nascente coalizione di giovani e novizi (in larga parte) della politica rientrante sotto la sigla di “Qualiano è tua’’. Poi il tavolo è saltato ed il candidato sindaco designato Mimmo Licciardiello ha invece ceduto alle lusinghe dei Verdi. Anche Picascia è così rimasto fuori e almeno a questo giro starà a guardare. Proprio nei giorni scorsi i rappresentanti della Casa del Popolo, organizzazione di sinistra che avrebbe fatto parte di “Qualiano è tua’’, in un lungo comunicato ha detto la propria sull’implosione del progetto.  ”Esattamente un mese fa – si legge tra le altre cose nella nota – abbiamo iniziato un altro e diverso dialogo, provando a creare un “terzo polo” di peso. Con alcuni ragazzi ed un consigliere uscente avevamo pensato di dar vita ad un progetto completamente nuovo, che non fosse una semplice testimonianza, ma che provasse ad ottenere un risultato concreto nello scenario politico attuale. In poco tempo tante sono state le adesioni ed il consenso che si è venuto a creare attorno al progetto
“Qualiano è Tua”, questo era il nome della fantomatica lista. Purtroppo per cause non attribuibili alla Casa del Popolo ed a pochi giorni dalla presentazione delle liste elettorali, proprio per la mancanza di quel pizzico di coraggio e “follia” necessaria, il percorso è abortito. Con grande rammarico abbiamo assistito alla ricollocazione politica di chi avrebbe dovuto essere il portavoce del progetto, che ad oggi è uno dei tanti candidati in appoggio al sindaco uscente Ludovico De Luca, il cui fallimento politico è sotto gli occhi di tutti”.

Secondo i membri della Casa del Popolo, «Qualiano è ancora immersa totalmente in logiche di tipo feudale. Che cosa significa? Significa che ogni famiglia è un centro di interessi, che ogni famiglia avrà il suo rappresentate (o magari più di uno, nella logica dello “spaccare le famiglie” tanto cara ai nostri politicanti). Sono le “Grandi Famiglie” a spartirsi territorio e voti, non c’è spazio elettorale per le voci fuori dal coro.
Tra l’altro, oltre la retriva logica del voto familiare, c’è una grande percentuale di votanti che si sentono obbligati nei confronti di chi in questi anni ha “offerto” piccoli lavoretti, piaceri e… buste della spesa.  Le logiche clientelari e familiari affogano, giorno dopo giorno, la nostra povera Qualiano». Fuori dai giochi anche Marianna Zara, eletta nella coalizione di De Luca ma quasi mai in linea con le scelte della maggioranza. A tal proposito la Zara ha dichiarato: ”
Sono stati per me giorni di riflessione e di attenta analisi politica e alla fine ho deciso di non candidarmi in questa tornata elettorale, ma ciò non mi farà smettere di fare politica ma a modo mio , resterò sempre a fianco di tutti i cittadini per contribuire a risolvere i problemi che attanagliano il nostro paese”.

Tra gli esclusi della maggioranza uscente anche Stefano De Vito e Luigi Margiore, del gruppo La Rinascita e Giovanni Palma condannato in primo grado per presunti rapporti con i clan locali e sospeso per effetto della legge Severino.

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