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sabato, Luglio 5, 2025
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Raggiunto il picco dell’influenza, i bambini sono i più colpiti: i consigli degli esperti

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Nella terza settimana di questo mese di gennaio, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali ha continuato a crescere in Italia, raggiungendo i 15,0 casi per mille assistiti. Un aumento rispetto ai 14,4 della settimana precedente. Secondo il Sistema di Sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sarebbe stato raggiunto il picco stagionale.

I bambini i più colpiti

L’aumento nei numeri è dovuto in particolar modo all’ammalarsi delle fasce d’età pediatriche, con i bambini al di sotto dei 5 anni che registrano un’incidenza di 34,2 casi ogni mille assistiti, in netto aumento rispetto ai 25,3 della settimana precedente. Stabile la situazione invece tra i giovani adulti e gli anziani. La Campania rientra tra le regioni più colpite, insieme a Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Abruzzo. Basilicata e Calabria, invece, non avendo attivato la sorveglianza epidemiologica, rendono difficile una stima accurata della situazione in queste aree.

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Non solo influenza

Ad ogni modo, secondo il Rapport Virologico, la situazione non è legata soltanto ai virus influenzali, bensì anche alla co-circolazione di diversi agenti patogeni respiratori che contribuiscono a mantenere elevata l’incidenza delle sindromi simil-influenzali. Nella terza settimana di gennaio, il 31% dei campioni analizzati è risultato positivo al virus influenzale, una percentuale pressoché stabile rispetto al 31,8% registrato la settimana precedente.

Come ricorda la Società Italiana di Pediatria, “rispetto ai picchi precoci degli ultimi due anni, quest’anno l’influenza ha seguito il suo corso abituale, con un picco in queste settimane, tra gennaio e febbraio. Nei bambini più piccoli, si registrano febbre prolungata e disturbi gastro-intestinali, ma c’è un dato positivo. Grazie a nuove strategie preventive, i casi di bronchiolite sono diminuiti. Anche se con tempi e modalità diverse, le regioni hanno introdotto un anticorpo monoclonale per i nuovi nati e i bambini nei primi mesi di vita, con ottimi risultati”.

I consigli

Di seguito alcuni consigli della società Italiana di Pediatria (SIP) su come affrontare l’influenza stagionale.

  • La vaccinazione resta fondamentale: sebbene le coperture siano ancora basse, il vaccino spray nasale ha migliorato l’adesione delle famiglie. Proteggere i bambini è essenziale per evitare complicanze.
  • Dopo la guarigione, è importante non avere fretta di rientrare a scuola o riprendere sport per permettere al sistema immunitario di recuperare completamente.

Come ricorda Rino Agostiniani, Presidente SIP, è importante non farsi spaventare dalla febbre alta, perché è il più potente meccanismo di difesa. Ciò che bisogna osservare sono le condizioni generali del bambino: se la febbre scende con un antipiretico e il piccolo è in buone condizioni, anche se poi la temperatura risale, non ci deve intimorire. Dobbiamo dare tempo all’organismo di combattere l’infezione.

FONTE: https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/aggiornamento-influenza-e-arrivato-il-picco-in-italia

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