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domenica, Aprile 28, 2024
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Reddito di Cittadinanza di giugno, date accredito e bonus da 200 euro

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Nessuna brutta sorpresa o intoppo in vista dell’accredito del Reddito di Cittadinanza di giugno. Infatti per i beneficiari non vi saranno né anticipi né ritardi dei versamenti dell’RdC. Dunque mercoledì 15 incasseranno il sussidio: persone che lo percepiscono la prima volta (avendo fatto domanda a maggio); i percettori che tornano a percepirlo dopo il rinnovo richiesto a maggio (dopo aver incassato il RdC fino ad aprile e aver superato il mese di stop previsto dalla legge, ovvero in questo caso maggio). Da lunedì 27 gli accrediti ordinari dei pagamenti Inps reddito di cittadinanza.

Bonus di 200 euro, spetterà anche ai percettori del reddito di cittadinanza

La misure chiave come il Bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che ora si allarga anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, esclusi nella prima stesura.

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A chi arriva in automatico e chi deve chiederlo

Invece i disoccupati con Naspi e Discoll e i lavoratori domestici dovranno presentare domanda, questi ultimi dovranno presentare un’apposita richiesti agli istituti di patronato, a differenza dei titolari di Reddito di cittadinanza che, così come i lavoratori dipendenti e i pensionati, si vedranno arrivare direttamente i 200euro con la mensilità di luglio.

Arriva il maxi-assegno per i pensionati: 14esima e contributo da 200 euro

Il primo luglio i titolari di pensione riceveranno un maxi-assegno e il bonus da 200 euro, quest’ultimo contributo è previsto per redditi annuo inferiori ai 35mila euro. Dunque l’una tantum si sommerà anche alla cosiddetta 14esima, sempre in pagamento a luglio con lo stesso cedolino, spettante ai pensionati con un reddito personale annuo inferiore ai 13.659,88 euro.

L’importo della cosiddetta 14esima varia da 437 a 655 euro per i pensionati con almeno 64 anni d’età e un reddito individuale inferiore a 1,5 volte l’importo della pensione minima (525,38 euro) che su base annua equivale a 10.244,91 euro lordi. Per i pensionati sempre sopra la soglia anagrafica dei 64 anni e con un reddito individuale compreso tra una volta e mezzo e due volte il “trattamento minimo”. Quindi sotto i 13.659,88 euro lordi l’anno, il “valore” della 14esima cambia, anche in rapporto agli anni di versamenti contributivi, tra i 336 e i 504 euro.

Come riporta il Sole 24 Ore per arrivare al tetto dei 35mila euro vengono presi in considerazione dei redditi di qualsiasi natura. Ma c’è anche un elenco di voci escluse dal calcolo. A cominciare della casa di abitazione, dai trattamenti di fine rapporto, e dall’assegno unico. E a non incidere sono anche gli assegni familiari, gli assegni di guerra, gli indennizzi ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, le indennità di accompagnamento e quelle per i ciechi parziali e per i sordi prelinguali.

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