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“Risarcimenti alla città di Napoli per il danno d’immagine”, presentata la richiesta in Comune dopo il matrimonio trash di Tony Colombo

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“Più che un matrimonio è stato la sagra dell’illegalità. Abbiamo visto di tutto. Un quartiere bloccato da un corteo non autorizzato con i parcheggiatori abusivi a dirigere il traffico per permetterne il passaggio, video in auto senza cintura postati sui social e contravvenzioni in serie”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale del Sole che Ride Marco Gaudini. “Stamattina, in apertura del consiglio comunale – spiega Gaudini –  ho chiesto all’amministrazione di azionare le forme di tutela per il risarcimento dei  danni causati da tutto ciò. L’immagine della città è stata gravemente lesa dalla serie di fenomeni contrari alle regole del vivere civile connessi al matrimonio di Tony Colombo”. “Tra l’altro – proseguono Borrelli e Gaudini – ci lascia basiti la totale assenza di controlli. Tenendo conto che sono servite ore per  montare il palco e le strutture allestite per il concerto e che l’evento è durato almeno tre ore, ci chiediamo perché le forze dell’ordine non siano intervenute. Come è possibile che piazza Plebiscito, la piazza più importante di Napoli su cui affacciano gli uffici di Prefettura e Soprintendenza, possa essere violata con tanta facilità? Perché durante il montaggio del palco, durato ore, nessuno ha chiesto conto di quali fossero i titoli autorizzatori? Perché durante il concerto non sono intervenute le autorità competenti? Tante domande che si aggiungono a quella che lascia maggiore amarezza: come è stato possibile che un evento anticamorra sia stato spostato dal Maschio Angioino per permettere il matrimonio di una vedova di camorra?”.

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