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venerdì, Aprile 26, 2024
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[Video]. Sabrina Quaresima, la preside dello scandalo a Porta a Porta: “Mio marito ha capito tutto, è eccezionale”

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«Non so cosa sia passato nella mente di questo ragazzo, non so spiegarlo. Tra noi non c’è stata mai nessuna relazione sentimentale. Io non mi ritrovo in quei messaggi delle chat pubblicate sui giornali sono totalmente inventati». Torna a parlare la dirigente scolastica del liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, al centro di una bufera per una presunta, da lei più volte smentita, relazione con uno studente 19enne. Quaresima ospite di Porta a Porta ripercorre quello che per la sua vita «è stato un terremoto». «Le chiacchiere hanno iniziato a correre mentre ero a casa malata di Covid, me le ha riferite una docente, sono rimasta incredula -dice intervistata da Bruno Vespa- Sui giornali ancora non c’era nulla, ho pensato fossero solo pettegolezzi e mi sono detta che si poteva risolvere, mi sono imposta di garantire la tranquillità all’istituto, speravo che le voci si sarebbero spente. Ma dopo le scritte sui muri ho capito che qualcuno ce l’aveva con me. Dopo quella scritta ‘Il Montale sà e accanto il disegno di un occhio intimidatorio, ho capito che ce l’avevano con me».

In tutto questo i genitori del ragazzo non avrebbero mai avuto un colloquio con lei

. Mai un confronto. «Se fossero stati indignati, mi avrebbero contatto e questo non è successo», ha spiegato lei. C’è, però, un particolare: i genitori sarebbero già andati a scuola a parlare dell’accaduto nel periodo in cui la preside era a casa per Covid. «Ho ragione di credere che siano stati convocati», dice. Ma in sua assenza. Come mai? Qualcuno voleva fargliela pagare? È quello che fa ipotizzare anche il suo legale, intervistato da Open. E qui Quaresima, intervistata da Bruno Vespa a “Porta a porta”, introduce uno degli argomenti più spinosi della vicenda: i rapporti con i suoi collaboratori, tra cui l’ex vicepreside che ha poi sollevato dall’incarico. «Ha avuto un modo poco rispettoso di rivolgersi alla mia persona. Io sono stata considerata un’intrusa, una persona che voleva toglier loro dei privilegi. Ora qualcuno degli insegnanti non mi saluta più, ma sono una minoranza». E il ragazzo? «L’ho incontrato due volte, sporadicamente, “buongiorno, buongiorno”. All’inizio avevo tentato anche di contattarlo per capire cosa stesse accadendo ma non ho ricevuto risposta».

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Quaresima – che al Montale forse non era amatissima dopo aver «suggerito un abbigliamento consono all’ambiente scolastico», fatto che è stato «frainteso» dai ragazzi – ha detto di avere il numero di tutti i rappresentanti d’istituto, tra cui quello del ragazzo di 19 anni che, però, era in surroga (infatti successivamente non è stato eletto). I due hanno avuto interazioni solo «su faccende scolastiche, nulla di privato». A sostenerla, intanto, in tutte queste settimane, è stato il marito «eccezionale» che non le ha mai chiesto di «questa fantomatica relazione», ha subito capito che «si trovava in un ambiente ostile».

Anche perché Quaresima, per spiegare le sue ragioni, è stata sentita da un’ispettrice dell’ufficio scolastico regionale per ben 10 e ore e mezza. «Un interrogatorio che mi ha provato molto, dalle 8.20 del mattino alle 19.30 della sera, con una piccola pausa». All’ufficio scolastico – ha scoperto la dirigente – era arrivato un esposto. Da parte di chi? Nessuno lo sa, nemmeno la preside che, intanto, ha registrato la solidarietà dei suoi ex allievi (che hanno mandato una lettera proprio a Open) e della sorella che ha aperto per lei una pagina di sostegno su Facebook. Insomma, Quaresima è stata vittima di «una gogna mediatica», frutto forse di una «strumentalizzazione». I risultati dell’ispezione ancora, però, non si conoscono.

«Sosteniamo Sabrina Quaresima», la sorella della preside apre una pagina Fb per difendere «una donna messa alla gogna mediatica»

Annamaria Quaresima, sorella della preside del Montale di Roma, accusata di avere una relazione con uno studente di 19 anni (circostanza da lei smentita), ha aperto una pagina Facebook «Sosteniamo Sabrina Quaresima» «per sostenere la sorella e per farne le sue veci nei social». «Spero vi unirete a me nel difendere la verità e una donna messa alla gogna mediatica senza uno straccio di prova e per pura ritorsione», ha scritto in un post, pubblicando poi una foto insieme alla dirigente del Montale. Tantissimi i messaggi di solidarietà nella pagina arrivati in pochi giorni. Tra questi c’è anche una testimonianza di una donna che ha raccontato della sua recente esperienza con la preside Quaresima: «A gennaio ho scritto mia figlia al Liceo delle scienze umane proprio al Montale. Purtroppo, dato il numero di esuberi, non è stata presa. In quel frangente la preside Sabrina Quaresima con gentilezza e sensibilità ci ha accolto nella sala riunioni per spiegare a tutti i genitori dei ragazzi in esubero i motivi e darci delle alternative. Mi ha colpito il suo modo di fare, autoritario ma allo stesso tempo gentile e dolce. Sono tornata a casa decisa e sicura di voler segnare mia figlia al Liceo linguistico». Diversi i messaggi di sostegno delle sue ex colleghe: «Ho lavorato con lei diversi anni, so quello che ha sempre fatto per tutti gli alunni e sono straconvinta che sia solo una vittima». E ancora: «Conosco Sabrina, una bellissima persona, è vergognoso quello che le è successo». A difenderla ci sono anche 19 ex allievi che hanno inviato una lettera a Open parlando di «una donna rara insultata da mandrie feroci di analfabeti».

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