Per qualche momento i cittadini di Sant’Antimo sono ritornati ai terribili giorni risalenti al crollo di via Giannangeli, a novembre. Si è creata una nuova voragine, questa volta in via Padre Antonino, all’altezza del civico 10. A denunciare l’accaduto è stato il consigliere comunale Giuseppe Italia, che poi richiesto una seria ispezione di tutte le cavità sotterranee a Sant’Antimo.
Le parole del sindaco Aurelio Russo
Il primo cittadino ha messo voce in capitolo e soprattutto ha rassicurato i cittadini. “Ad una prima ispezione, non sembra una grande cavità che ha ceduto (forse una cisterna d’acqua, all’interno di una proprietà privata). Uno sgombero precauzionale delimitato in modo ampio dai Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, in uno con la nostra protezione civile”. Poi continua: “Ho predisposto, con la Centrale Operativa Regionale, 60 brandine nella Scuola Nicola Romeo, il cui Preside, Domenico Esposito, ha prontamente messo a disposizione le aule ed il refettorio”.
L’aiuto e il servizio della Caritas
“In quei locali sono stati preparati dei pasti ed acqua per tutti, con l’ausilio della Caritas locale. Nella foresteria della Città dello Sport sono stati avviati solo i casi di disabilità e gli anziani. Un pullman Navetta, messo a disposizione dalla ditta del trasporto pubblico, ha portato le persone dalla piazza alla Nicola Romeo:
- 6 unità della protezione civile sono stati in servizio sull’area del crollo durante la notte.
- 2 presso la Scuola Nicola Romeo.
Tutti i consiglieri e gli assessori si sono adoperati ed a tutti va il mio ringraziamento e quello dell’intera città. Credo si sia fatto il massimo. In mattinata interverrò con l’ausilio dei tecnici, per riportare a casa quanto prima il maggior numero di famiglie”.
Cesaro: «Serve un piano straordinario»
Prende parola anche il capogruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro: «La nuova voragine, dopo quella di via Giannangeli, testimonia l’urgenza di interventi di monitoraggio e la messa in sicurezza delle cavità sotterranee, soprattutto di quelle sottostanti alle aree urbanizzate». Poi continua: «È evidente la necessità di un Piano straordinario onde evitare il rischio di possibili tragedie».
