Il ritrovamento in via Cupa Santa Cesarea nella cassetta Telecom di un condominio di un revolver con matricola abrasa, 21 cartucce con kalashnikov, guanti di pile e una parrucca da donna, potrebbe aver sventato un possibile agguato. Provvidenziale in tal senso l’intervento dei carabinieri della stazione di Secondigliano (guidati dal maresciallo Marco Bitetti) che hanno notato nella zona, comunemente chiamata ‘Mianella’, un asciugamano contenente l’arma oltre a otto stecchette di hashish. La zona è comunemente rientrante nel ‘territorio’ dei Licciardi da una parte e dall’altro degli emergenti della Vanella Grassi, gruppi attualmente non in guerra con nessuno.
Il timore è che il materiale sequestrato possa avere a che fare con la guerra strisciante che si sta consumando a Miano tra gli irriducibili dei Lo Russo e i giovani ras della parte vecchia del quartiere anche se, fonti confidenziali, ipotizzando che possa trattarsi di armi di qualche ‘cane sciolto’. Al momento è questa la pista più seguita.