Prima una riunione al porto di Napoli per pianificare il blitz, con tanto di guanti e mascherine visto l’emergenza Covid. Più di 50 gli uomini impiegati stamattina nella maxi operazione denominata ‘Colpo di Coda‘ contro i prestanome del clan Mallardo.
Beni per un valore di 50 milioni di euro sono stati sequestrati al clan Mallardo. In una operazione congiunta, Polizia di Stato e Gdf hanno dato esecuzione a un sequestro preventivo emesso dal gip, su richiesta della Dda di Napoli, nei confronti di Carmine Maisto per i reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, bancarotta fraudolenta e trasferimento fraudolento di valori. Maisto, grazie ai legami intessuti nel corso degli anni con esponenti apicali del clan Mallardo, secondo gli inquirenti ha costituito una vera e propria holding criminale con lo scopo di riciclare proventi illeciti del clan attraverso una fitta rete fondata su società immobiliari, strutture alberghiere, ristoranti, ville, ma anche appartamenti, edilizia residenziale, supermercati, scuderie, stabilimenti balneari e altri beni a lui di fatto riconducibili. Sequestrati 112 immobili, 15 società, numerosi conti correnti ed effetti cambiari, 4 automobili di lusso, 2 scuderie ippiche ed orologi di pregio.
Oltre a Maisto era stata chiesta una misura cautelare anche per Antonio Pirozzi, imprenditore classe ’72, ma per entrambi è stata rigettata. Quattro le regione dove sono stati effettuati sequestri: Campania, Lazio, Toscana e Veneto. Sigilli di nuovo all’hotel Orizzonte, centro commerciale, Md a Varcaturo, quote e patrimonio de Lido del Sole a Varcaturo, barche, cavalli, società Divina immobiliare, Maica immobiliare, ristorante Don Perignon e tante altre attività
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