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giovedì, Maggio 2, 2024
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Si chiude l’ultimo sipario per Sergio Solli, domani i funerali dell’indimenticato attore

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Domani alle ore 15 si terranno i funerali di Sergio Solli nella chiesa della Santissima  Annunziata si terranno domani ad Agerola. Simbolo dell’epoca d’oro della commedia e della drammaturgia napoletana, l’attore fu scoperto da Eduardo che con lui lavorò nell’ultima parte di carriera.

Con De Filippo aveva lavorato stabilmente nell’ultima parte di carriera teatrale di quest’ultimo: aveva preso parte, infatti, alle commedie De Pretore Vincenzo (1976), Gli esami non finiscono mai (1976), Natale in casa Cupiello, (1977), Le voci di dentro (1978), Quei figuri di tanti anni fa (1978). Al cinema è in No, grazie il caffè mi rende nervoso (1982), Il petomane (1983).

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Famoso anche per aver preso parte ai tre film di Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista (1984), Il mistero di Bellavista (1985), 32 dicembre (1988). Nato nel 1944 e originario dei Quartieri Spagnoli, nel corso della sua lunga carriera aveva lavorato anche con Woody Allen.

Morto Sergio Solli, il toccante ricordo di Vincenzo Salemme

Intanto sono stati i messaggi per l’attore napoletano scomparso oggi all’età di 75 anni, particolarmente toccante è quello di Vincenzo Salemme. I due avevano condiviso insieme gli anni, in compagnia con Eduardo De Filippo, negli anni ’70 quando quest’ultimo era all’apice del successo.

Salemme ha voluto ricordare l’amico e collega scomparso attraverso un lungo e toccante messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook. Un lungo messaggio in cui ha voluto ricordare il loro primo incontro, i successi, condivisi insieme e non, i sacrifici e il duro lavoro che hanno dovuto affrontare per arrivare dove sono arrivati oggi.

Il messaggio integrale 

“Ti ho conosciuto quando avevo appena compiuto 18 anni, tu ne avevi 27. Con la tua giacca di velluto blu e una vivacità straripante portavi in dote la leggenda Eduardiana giunta al suo apice mondiale negli anni 70. Eduardo ti aveva affidato il ruolo del giovane violinista un paio di anni prima in una commedia molto particolare, “Il Monumento”. Avevi avuto molto successo. Eduardo ti stimava molto, tu lo amavi tantissimo. E grazie a te ho avuto il privilegio di lavorare anch’io con quel gigante. Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre, per l’amore che hai saputo regalare agli amici e alle amiche. Per tutte e tutti noi eri Sergio. Sergio che, instancabile, organizzava le comitive, i sabati a piazza Amedeo. Te ne sei andato via in silenzio, forse stanco o forse un po’ deluso dalla vita, dalla quale, forse, ti aspettavi di più. Te ne vai e ti porti via per sempre tutte le voci, le parole e le emozioni che hanno segnato il mio incontro con il teatro che sognavo. Ti porti via un milione di cappuccini bevuti quando il resto del mondo si siede per pranzo, un milione di partite a carte in camerini fumosi o in camere d’albergo, un milione di risate che ci facevi fare con i tuoi racconti. Ti porti via per sempre le voci di Linda Moretti, di Mario Scarpetta, di Luca De Filippo. Mi lasci ancora, però, l’odore, il sapore e le lacrime dei ricordi. Sono così vivi in me che posso ancora vederli. Addirittura riesco ancora a sentirne il tatto. Addio, carissimo Sergio”.

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