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giovedì, Marzo 28, 2024
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Sovraffollamento e struttura fatiscente, Ioia: “Il carcere di Poggioreale va chiuso”

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 Prima ispezione nelle carceri napoletane ieri del garante dei detenuti del Comune di Napoli, Pietro Ioia. Il già presidente dell’associazione degli ex detenuti, accompagnato da alcuni esponenti dei Radicali Italiani, ha prima fatto visita al carcere di Poggioreale Giuseppe Salvia e poi alla Casa Circondariale di Secondigliano Pasquale Mandato, confermando problemi di sovraffollamento e di generale invivibilità soprattutto per la struttura di via Nuova Poggioreale dove lo stesso Ioia è stato recluso per alcuni anni per scontare una condanna legata al traffico internazionale di stupefacenti. «La mia ultima visita a Poggioreale risale a 2 anni fa, quando non ero ancora garante. Due anni dopo devo constatare che nulla è cambiato, le condizioni restano purtroppo le stesse» è commento di Pietro Ioia che poi entra nel dettaglio sui problemi del carcere Giuseppe Salvia. «I padiglioni continuano ad essere fatiscenti, cosa che già si sapeva e le celle sono super affollate. Il carcere di Poggioreale è obsoleto, ha un secolo di vita».

Dunque, da garante, cosa propone Pietro Ioia?

La risposta è secca: «Chiuderlo, non è possibile tenere lì così i detenuti. Molti di loro dovrebbero sottolineare la malasanità, l’ingiusta detenzione perché quel carcere di segna. I detenuti con i quali ho parlato continuano a dire che vivono in celle puzzolenti, con mura pericolanti, docce senza acqua calda. Ho avuto molte richieste di colloqui privati con chi è in carcere a Poggioreale e presto li accontenteremo tutti». Per quanto concerne Secondigliano, conclude Pietro Ioia, «la situazione è migliore, ma anche su quel carcere sarò attento come garante» Raffaele Minieri, direzione nazionale dei Radicali Italiani, in visita ai due carceri al pari di Ioia, dice la sua a seguito delle ispezioni.

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«La situazione di Poggioreale – conferma anche l’esponente radicale – è in una condizione molto più complicata di Secondigliano soprattutto collegata all’edilizia carceraria, che lede i detenuti e che non è compatibile con la sentenza Torreggiani (emanata nel 2013 dalla Corte europea dei diritti umani che condannò l’Italia in relazione al sovraffollamento delle carceri del nostro Paese ndr.). Anche il Governo italiano e il Parlamento dovrebbero farsi carico della questione del sovraffollamento con provvedimenti effettivi». A Poggioreale, aggiunge Raffaele Minieri, «ci sono problemi che toccano la carne viva delle persone detenute e delle famiglie che soffrono». Al carcere Giovanni Mandato di Secondigliano, invece, «la struttura è migliore, la nuova direttrice si sta impegnando tanto ma come Poggioreale l’area sanitaria va attenzionata e chiederemo al consiglio regionale della Campania di farsene carico».

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