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venerdì, Aprile 26, 2024
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Spaccio per il clan Orlando, arrivano le condanne in Appello per 14 imputati: una sola assoluzione

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A due anni e mezzo di distanza dal blitz, arriva la sentenza d’Appello per gli imputati coinvolti nell’operazione antidroga contro il clan Orlando. Si è tenuta stamattina l’udienza conclusiva, dinanzi alla VI sez. penale della Corte di Appello di Napoli Presidente Gallo Erano tutti imputati a vario titolo di essere capi, promotori e partecipi del clan Orlando per aver gli stessi tenuto condotte di cui agli articoli 416 bis, 74 e 73 DPR 309/90. Una sola assoluzione, riduzioni di pena e conferme per altri. Servino Salvatore (difeso dall’avvocato Alessandro Caserta) è stato assolto dal reato di essere partecipe del clan nell’associazione finalizzata al traffico di droga per non aver commesso il fatto e, per l’effetto, ridetermina la pena in 5 anni e 4 mesi  di reclusione ed euro 24.000 di multa; per Capocotta Matteo ridotta la pena in 17 anni e 4 mesi di reclusione; per Capuozzo Luigi ridotta la pena in anni 14 e mesi 8 di reclusione;  per Carandente Sicco Francesco ridotta la pena in anni 4 e mesi 6 di reclusione ed euro 14.000 di multa; per Di Lauro Pasquale ridotta la pena in anni 14 e mesi 8 di reclusione; per Esposito Francesco ridotta la pena in anni 15 di reclusione; Per Ferrillo Vincenzo riconosciuta la continuazione con la sentenza emessa da questa Corte il 3.2.2020, irrevocabile il 19.2.2020, ridetermina la pena in anni 14 di reclusione, in essa assorbita la pena di cui al citato giudicato; per Fimiani Domenico ridotta la pena in anni 4 e mesi 8 di reclusione ed curo 45.000 di multa; per Lanzaro Giuseppe ridotta la pena in anni 3 di reclusione ed euro 20.000 di multa; per Lazzarino Armando ridotta la pena in quella di anni 12 e mesi 8 di reclusione; per Puerio Vincenzo ridetermina la pena in anni 12 e mesi 8 di reclusione; per Verderosa Francesco ridotta la pena in anni 3 e mesi 4 di reclusione ed euro 600 di multa.

Conferma nel resto l’impugnata sentenza e condanna Baiano Pasquale, De Cristofaro Carmine e Vittorio Felaco al pagamento delle spese processuali anche del presente grado di giudizio.

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Le condanne in primo grado

Baiano Pasquale anni 20, Capocotta Matteo anni 18, Capuozzo Luigi 18 anni e sei mesi, Carandente Sicco Francesco anni 7 e quattro mesi, De Cristofaro Carmine anni 16, Di Lauro Pasquale anni anni 16, Esposito Francesco anni 18, Felaco Vittorio anni 20, Ferrillo Vincenzo anni 12, Fimiano Domenico anni 6, Lanzaro Giuseppe anni 4, Lazzarino Armando anni 14, Puerio Vincenzo anni 16, Servino Salvatore anni 12, Verderosa Francesco anni 4.

 

 

L’operazione Piazza Pulita a Marano

L’attività, denominata “Piazza pulita”, ha consentito di raccogliere a carico degli arrestati gravi indizi di colpevolezza in ordine alla loro partecipazione, a vario titolo, ad un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), spaccio e detenzione ai fini di spaccio in concorso, con l’aggravante di avere agito al fine di agevolare l’attività dell’associazione camorristica denominata clan “Orlando”, egemone sul territorio di Marano di Napoli, Quarto Flegreo e zone limitrofe.

Per alcuni di loro, oltre ai reati appena citati, la Procura ha contestato anche l’art. 416 bis, ovvero di essere veri e propri affiliati al “sistema”. Si legge infatti nelle centinaia di pagina dell’accusa, che quattro degli indagati, con il ruolo di referenti per conto del clan delle attività illecite tra le quali il traffico di stupefacenti e le estorsioni, si occupavano altresì della distribuzione delle mesate agli affiliati, anche a quelli detenuti, della gestione delle piazze di spaccio, del controllo del territorio e della risoluzione di contrasti interni ed esterni al sodalizio.

L’operazione di ha di fatto smantellato tale organizzazione che gestiva in particolare la distribuzione e la cessione della droga, sia a rivenditori all’ingrosso, sia ai pusher delle principali piazze di spaccio del territorio, estendendo le proprie maglie finanche ai territori del basso Lazio e della Sardegna, regioni che alimentavano di droga attraverso referenti del luogo. A supporto di quanto emerso in fase d’indagine sono state le varie dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che hanno confermato le risultanze raccolte dai carabinieri. Nel corso dell’indagine, durata oltre due anni, i militari hanno sequestrato oltre 40 chili di sostanza stupefacente e hanno documentato i ruoli di ciascun indagato all’interno del sodalizio.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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