Con la scusa di chiedere una prestazione sessuale, si sono appartati con una prostituta per poi picchiarla selvaggiamente e rapinarla. Autori della violenza due napoletani, arrestati e messi ai domiciliari dopo aver procurato danni ad una 39enne sulla Strada Provinciale 7Bis a Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano.
Le violenze
I fatti sono accaduti ieri sera, nei pressi del sito di compostaggio dei rifiuti zona in cui ‘opera’ una prostituta 39enne. Ad avvicinarla è stato L.F., 40enne di Casavatore. La donna, che ovviamente non sospettava, è salita a bordo della Renault Clio su cui viaggiava l’uomo, che l’ha poi condotta in un luogo appartato. Quest’ultimo, però, invece di consumare il rapporto per cui aveva pagato ha iniziato a picchiare la donna. A quel punto è arrivato anche il complice, L.S., 18 anni di Castello di Cisterna, che ha legato polsi e caviglie alla vittima con delle fascette da elettricista.
La 39enne si è ribellata alla violenza dei due uomini, mordendo il braccio del più giovane. A quel punto, la fuga, ma non prima di sottrarre la borsa della donna, con cellulari e soldi all’interno. La prostituta è stata soccorsa da un cliente occasionale che l’ha condotta in ospedale, a Caserta, dove è stata refertata con una prognosi di 15 giorni.
Le indagini
Le indagini sono condotte dalla polizia, che ha trovato gli aggressori riconosciuti anche dalla vittima. Nella tasca del 18enne sono stati ritrovati i 40 euro, mentre sul braccio aveva anche i vistosi segni di un morso. Nell’auto del complice rinvenute le fascette da elettricista e tracce di sangue. Le vetture degli aggressori erano in un fondo agricolo poco distante dallo Stir.